La fuga di Mengele in Argentina
La storia del criminale nazista Josep Mengele ha dato spunto a qualche film (il più famoso è “Il maratoneta” di John Schlesinger) e a molte leggende, soprattutto per la sua lunga fuga in Sud America, conclusa con la morte, per cause naturali, in Brasile nel 1979.
Ora Lucía Puenzo, esordiente figlia di Luis, regista de “La historia oficiàl” (Oscar 1985), in “The German Doctor” ricostruisce il periodo in cui Mengele si rifugiò in Argentina, tra Bariloche e Buenos Aires, coperto da una rete di fiancheggiatori imperniata sulle scuole tedesche della capitale e delle altre città o sulle cliniche di chirurgia plastica, che servivano da copertura agli ex gerarchi di Hitler.
Con una forza descrittiva che si sofferma sugli sguardi dei protagonisti e del famigerato dottore, Puenzo mostra una storia di irretimento reciproco tra Mengele (Alex Brendemühl) e la famiglia argentina che lo ospita, un albergatore italiano con la passione delle bambole d’autore, una madre che aspetta due gemelli (e sa il tedesco) e altri figli tra cui una adolescente bionda con gli occhi azzurri che Mengele vorrebbe aiutare a crescere.
C’è tutto il mondo criminale del medico nazista, compresa la seduzione, cui la regista argentina dà spazio mostrando come sia stata l’arma più utile a ipnotizzare le sue vittime.
Michele Gottardi
Durata: 93’ - Voto: ***
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