La mongolfiera si sgonfia e atterra sfiorando le case

Con una manovra da brivido, l’esperto pilota ai comandi attutisce l’impatto scansando edifici e cavi elettrici: i residenti accorrono, i tre a bordo sono illesi

TEOLO. Attimi di paura e grande curiosità ieri mattina a San Biagio di Teolo, in via Selve, quando una mongolfiera è precipitosamente atterrata su un campo appena arato. Il pallone aerostatico multicolor è sceso non lontano dalle abitazioni circostanti. Erano le 9 del mattino quando l'equipaggio composto da tre persone, con alla guida il noto Alberto Melis (unico padovano a guidare una mongolfiera, partito da Rubano per un giro sulle località dei Colli e diretto al Fsetival delle mongolfiere di oggi e domani a Monselice), ha riscontrato che il pallone stava perdendo quota a causa dell'esaurimento del gas che lo tiene in aria. Tramite una manovra oculata è riuscito ad atterrare sul campo senza schiantarsi contro le abitazioni.

«Fortunatamente non è finita addosso al pollaio», racconta la famiglia Turetta, che ha soccorso l'equipaggio. «Abbiamo sentito confusione e siamo usciti a vedere cosa stesse succedendo. Siamo andati incontro alle tre persone che erano a bordo. Ci hanno detto immediatamente che è andata bene, dato che avrebbero potuto toccare i fili dell'alta tensione, rischiando quindi grosso».

Sul posto è intervenuto un camioncino con tre tecnici, che hanno aiutato l'equipaggio a ricomporre il pallone aerostatico, sgonfiandolo. Qualche decina di minuti dopo la mongolfiera è stata di fatto impacchettata e caricata nel camioncino di soccorso e l'equipaggio è tornato verso casa. «È un classico atterraggio», spiega l'esperto Antonio Biasioli. «La mongolfiera atterra dappertutto, non essendo più governabile quando è finito il gas. Non può poi ripartire e quindi le operazioni sentite dai residenti non erano di riaccensione, ma di sgaso del pallone per poi essere ricomposto. Una mongolfiera può volare per 2 ore». Alberto Melis sarà comunque oggi alla Fiera delle Mongolfiere di Monselice.

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