La morte del medico è ancora un mistero

La famiglia attende l’autopsia per capire la natura della ferita alla fronte di Attilio Meneghel

BRUGINE. La famiglia del medico Attilio Meneghel è ancora in attesa di conoscere gli esiti dell’autopsia che il pubblico ministero ha disposto sul corpo del sessantaseienne ritrovato esanime nella sua abitazione di via Porto Superiore a Brugine il 2 gennaio.

L’esame del corpo ha lo scopo di chiarire la natura della ferita lacero contusa sulla fronte del medico, anche se probabilmente se l’è procurata cadendo sul pavimento quando è stato colto dal malore che lo ha stroncato. Meneghel, per altro, era cardiopatico, quindi l’ipotesi che a ucciderlo sia stato un infarto è quella prevalente. Ne sono praticamente certi anche i familiari che comunque hanno approvato la scelta del pm di approfondire gli accertamenti. Attilio Meneghel è stato trovato la sera del 2 gennaio steso sul pavimento del salotto dell’appartamento in cui viveva da solo.

A dare l’allarme è stata la moglie, Laura Gobbis, che vive a Padova, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con lui. In casa, per quanto emerso dal sopralluogo effettuato dai carabinieri, non sono state riscontrate tracce di effrazione alla porta o alle finestre, né della presenza di altre persone o di colluttazione, nulla insomma che possa far ritenere che il medico sia stato aggredito. I famigliari si sono chiusi nel riserbo, profondamente colpiti dalla morte improvvisa del loro caro.

Meneghel era molto conosciuto a Piove dove da tantissimi anni operava come medico di famiglia – il suo ambulatorio è in via Benedetto Croce – ma è conosciuto un po’ in tutta la Saccisica per la sua attività di medico del lavoro che svolgeva per numerose aziende. L’anno scorso aveva eseguito gli accertamenti medici anche al personale del Comune di Piove di Sacco.

Gli amici più vicini al medico lo ricordano come una persona solare e dinamica: aveva una grandissima passione per le auto sportive, in particolare per le Maserati: qualche anno fa aveva postato anche un paio di video su Youtube che lo riprendono alla guida di due bolidi della strada. Tra le altre passioni c’erano lo sci e la barca a vela, era infatti un grande fan di Soldini.

Anche nei suoi pazienti Meneghel ha lasciato un bel ricordo, di medico disponibile e scrupoloso. E in molti avevano manifestato già tutto il loro rammarico quando aveva annunciato nelle scorse settimane che a giugno sarebbe andato in pensione.

Elena Livieri

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