La perseguita e le piomba in casa: arrestato

Lo stalker non si rassegnava all’idea che lei non lo volesse più: da un anno le telefonava giorno e notte minacciandola

PIOVE DI SACCO. Un amore malato, degenerato in un’ossessione che non ha mai lasciato spazio alla rassegnazione e alla presa di coscienza che tutto era finito. Lei, i carabinieri che hanno raccolto al telefono il suo ultimo disperato grido d’aiuto, l’hanno trovata barricata in camera da letto, in lacrime. Lui invece, che era riuscito ad entrare nella sua casa dopo avere divelto anche le inferriate di una finestra, quell’ultima porta che lo divideva da lei la stava per abbattere. Una brutta storia, accaduta in uno dei comuni della Saccisica, che ha avuto il suo apice nella mattinata di martedì scorso quando i militari della compagnia retta dal capitano Enrico Zampolli hanno arrestato in flagranza di reato un artigiano di 46 anni residente nel Piovese. Dovrà rispondere di atti persecutori e violazione di domicilio aggravata, commessi ai danni di una sua ex fidanzata, una quarantenne anche lei della zona. La storia d’amore era nata diversi anni fa quando i due, entrambi separati, si erano prima conosciuti e poi frequentati sempre più assiduamente sino a diventare una coppia. Giorni felici, fatti di coccole e attenzioni reciproche. Poi qualcosa ha smesso di funzionare: sono subentrate incertezze e titubanze, soprattutto per due diversi caratteri che si sono dimostrati non più affini come appariva all’inizio. Così, lo scorso aprile, la donna si è fatta avanti e ha deciso di interrompere la liaison amorosa. Una presa di posizione ribadita più volte ma che l’innamorato, fin dal primo istante, non è stato però in grado di accettare e condividere. Da quel momento per la quarantenne è iniziato l’incubo, con l’amante respinto che ha iniziato a perseguitarla. Sempre più accecato da gelosia e rancore, le vietava di frequentare altri uomini, le telefonava a tutte le ore del giorno e della notte, spesso minacciandola. La vittima ha iniziato ad avere sempre più paura, temendo anche di essere seguita ogni qualvolta usciva di casa. L’epilogo nei giorni scorsi. I carabinieri ricevono una telefonata di richiesta di soccorso e si precipitano nella residenza della donna. L’operaia, che vive sola, si era barricata in camera da letto, chiudendosi a chiave, mentre l’indagato era riuscito a smontare l’inferriata di una delle finestre dell’edificio, entrare nell’appartamento e mettersi a bussare ossessivamente e urlare con violenza alla porta, nel tentativo di farsi aprire. L’immediato intervento dei militari, che lo hanno bloccato e portato in caserma, ha permesso di interrompere una situazione che poteva portare a conseguenze più gravi. L’artigiano al momento si trova sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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