La produzione di Tom Cruise paga 200 mila euro al Comune di Venezia

VENEZIA. Nella grande festa a Palazzo Ducale di Mission Impossible 7 non ci saranno soltanto spie e agenti segreti, ma anche inquadrature volte a valorizzare l’abitazione del Doge.
L’affitto dei tre giorni, dal 4 al 6 novembre, costerà alla casa di produzione circa 200 mila euro, somma che verrà versata nelle casse del Comune di Venezia. Non sarà quindi solo un affitto, l’accordo prevede infatti di valorizzare uno dei luoghi più maestosi della città.
Per ora tutto è top secret. Non si sa dove verranno girate le scene, se non che anche ieri è stato un continuo provarsi e togliersi i costumi moderni che verranno indossati le notti delle riprese.
Le comparse saranno 150 e dovranno fingere di essere invitati, bodyguard, camerieri e tanto altro. Intanto Tom Cruise, tornato a Venezia come promesso lo scorso febbraio per portare anche un aiuto economico alla città, si è già conquistato la simpatia di molti veneziani che, a distanza di sicurezza e con la mascherina, ha salutato. Occhi puntati dalle rive e dai palazzi alla star che ha dimostrato di avere ancora un fisico atletico saltando da una barca all’altra, come previsto da copione.
L’attore, nato nello Stato di New York 58 anni fa, è arrivato in laguna lunedì e soggiorna al Gritti. Martedì ha fatto un sopralluogo a San Giacomo e in giro per la città nei posti dove avrebbe girato nei panni dell’agente Ethan Hunt e poi è rientrato a riposare.
Ieri sera sono iniziate le riprese in un set da cinema già pronto: uno spicchio di luna brillava sopra una coltre di fittissima nebbia. L’atmosfera adatta per la spy story diretta da Christopher McQuarrie con la bellissima e intrigante Rebecca Ferguson, anche lei sbarcata a Venezia.
Così finalmente sono iniziate le riprese che saranno per il 90% dei notturni, inclusa la festa a Palazzo Ducale. Ieri la nebbia è entrata nel set anche di Andrea Segre che sta girando in Giudecca un film completamente diverso, ovvero il racconto di come Venezia si sia trasformata da una città in mano ai residenti a una dove tutto ruota intorno al turismo.
In questi giorni sono tantissime le maestranze che stanno lavorando al set: macchinisti, elettricisti, montatori, troupe, organizzatori, senza contare alberghi (Gritti, Hotel Splendid e Bauer) e catering sul set. Tutte le maestranze si sottopongono al tampone quotidianamente per scongiurare il rischio di contagio nella troupe. Il film è ambientato in assenza di virus: una realtà impossibile da immaginare ora, ma che il cinema ci fa almeno sognare. —
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