La prostituzione a Monselice Tanti annunci su internet e un incontro per 100 euro

 
MONSELICE.
Sono discrete, riservate. Mettono i loro annunci su Internet, o li pubblicano sui quotidiani reclamizzando come «massaggi» le loro prestazioni, filtrano con attenzione i clienti al telefono, ricevono a casa. Non si fermano mai a lungo nello stesso posto. La prostituzione a Monselice c'è, eccome. Ma è servita la tragica fine di Iulsa Sousa Moreira per squarciare il velo.
 Si tratta infatti di una realtà che negli ultimi anni è rimasta sempre sotto traccia. E' sufficiente una rapida consultazione nei siti web che si occupano di incontri ed emerge subito il quadro descritto dal cliente di Iulsa Sousa: basta cercare. Il contatto avviene sempre chiamando un numero di telefono cellulare, ma senza nascondere il proprio di numero. Proviamo a comporre uno di questi numeri, con l'aiuto di un finto cliente. La ragazza risponde al terzo squillo. Non sembra italiana, dall'accento potrebbe essere albanese. «Quando ci possiamo vedere?», «Domani verso sera». E dove? Lei indica una via a sud di Monselice, il punto di ritrovo è vicino a un noto ristorante. Le indicazioni precise arriveranno poco prima dell'appuntamento. E' prudente. E quanto costerà questo primo incontro? «Ti faccio un bel regalino. Partiamo da 100 euro». Sono tante, sul web, a dichiarare di esercitare nella città della Rocca. C'è chi si definisce escort, chi preferisce forme più anonime: «A Monselice novità ragazza affascinante cerca amici». «Capelli lunghissimi e neri, slanciata, fisico sinuoso, estremamente sensuale, raffinatissima, elegante, per i tuoi momenti di massimo relax» promette un'altra donna, che si descrive come una trentottenne italiana che divide il suo lavoro tra Monselice e Rovigo. Chiari i paletti e le limitazioni: «Il mio annuncio è rivolto solo ad italiani - specifica - Riservati, educati, colti, alla ricerca di un momento di passionale relax». Inutile sottolineare che le immagini a corredo lasciano ben poco spazio all'immaginazione. Spulciando alla voce Monselice, c'è a dire il vero anche un uomo che si offre per signore dai 30 ai 50 anni. Ci sono due massaggiatrici che specificano di lavorare in coppia. Chiediamo a una delle ragazze se ha paura, dopo quello che è successo. «No, sono tranquilla - assicura - Perché io ho le mie attenzioni, vado solo con clienti fissi, ne ho pochi e fidati. Solo amici. Cerco di essere discreta il più possibile. E solo italiani, niente stranieri». Ma che tipi sono gli uomini che ti frequentano? «Tutti sposati». Ora tutti dicono che non si sapeva, che la prostituzione a Monselice non c'è. Tu che idea ti sei fatta? «Non conoscevo la ragazza uccisa. Arrivo da fuori e mi fermo qui solo per brevi periodi. Quando arrivo mi cambio, in modo che quando esco nessuno mi riconosca. Anche se vedo un mio cliente per la strada, lui non mi vede, io non sono nessuno. Per parlare con me c'è questo numero di telefono, e niente altro».  

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