La protesta: fossi chiusi vie sempre sott’acqua
CODEVIGO
Gli improvvisi e copiosi acquazzoni estivi riportano alla luce l’annoso problema di via Osteria e via Garubbio a Codevigo, vie del centro che puntualmente si trasformano in fiumi in piena, con i residenti sempre a rischio di allagamento di garage e abitazioni. Problemi legati a un’urbanizzazione che non ha tenuto in dovuto conto l’equilibrio di un’intera zona del paese. Il peccato originale risale al 2004 quando, negli spazi dell’ex consorzio agrario, è sorto un grande stabile con negozi e appartamenti. Tutto intorno i fossi sono stati chiusi o tombinati. «Quando piove» fanno notare i residenti «l’acqua dello stabile ex consorzio, costruito su livelli più alti, si incanala nelle rampe e defluisce verso le nostre abitazioni. Le nostre vasche di contenimento non possono contenere anche tutta quell’acqua».
Lo scorso anno sono stati eseguiti dei lavori alle fognature vecchie di mezzo secolo, che, in teoria, avrebbero dovuto attenuare la problematica. «Non sono stati eseguiti correttamente» continuano i residenti «tanto che quando piove, c’è un reflusso della fogna. A ogni temporale, anche modesto, dobbiamo alzare le paratie e azionare le pompe. È ora di trovare una soluzione definitiva, individuando magari chi ha la responsabilità di lavori eseguiti evidentemente non a regola d’arte. In questa zona non eravamo finiti sott’acqua neppure con l’alluvione del 1966».
AL.CE.
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