La Sacaim esce di scena ma il cantiere non si ferma

La società capocordata del pool di imprese che sta realizzando l’ospedale unico sarà sostituita dalla Cooperativa Muratori di Montecatini e i lavori continueranno
Di Nicola Cesaro

ESTE. Salta la Sacaim, arriva la Cooperativa Muratori. Secondo l’Usl 17 questo avvicendamento è un’ulteriore garanzia per il cantiere dell’ospedale unico di Schiavonia. È ufficiale l’addio di Sacaim dalla cordata di imprese che sta realizzando il futuro presidio ospedaliero dell’Usl 17. La Società per Azioni Cementi Armati Ingegner Mantelli, fondata a Venezia nel 1920 dall’ingegner Ugo Mantelli, ha reso noto l’incapacità di rimanere all’interno del pool di società che ha vinto l’appalto per la realizzazione e la gestione della struttura di Schiavonia. Sacaim era la capofila della cordata che a fine del 2009 l’aveva spuntata nella gara d’appalto avviata dall’azienda sanitaria: con essa c’erano la società trevigiana Carron, l’impresa Gemmo di Vicenza e la Siram. Oltre all’investimento di 165 milioni per la realizzazione dell’ospedale, il bando prevedeva per il vincitore dell’appalto anche la gestione per 26 anni dei servizi non sanitari come mensa o lavanderia. Dall’agosto 2011 la Sacaim versa in precarie condizioni finanziarie, tanto da dover ricorrere al commissariamento dell’impresa. L’attuale gestione straordinaria di Sacaim ha reputato che il cantiere di Schiavonia sia diventato un onere insostenibile per il futuro dell’azienda, annunciando così di voler lasciare il testimone. Nulla è ancora ufficiale, ma pare che le quote di Sacaim in Euganea Sanità spa (la società concessionaria che interviene a Schiavonia) saranno rilevate dalla Cooperativa Muratori Sterratori ed Affini (Cmsa) di Montecatini Terme, che ha esperienze nel settore in quanto ha già realizzato opere importanti per l’Azienda ospedaliera universitaria Senese e per le Usl di Livorno e Pistoia, solo per citare gli interventi più importanti.

Tecnicamente, in cantiere la Cmsa sarà rappresentata dal Consorzio Cooperative Costruzioni (Ccc) di Bologna. L’avvicendamento non dovrebbe mettere in discussione posti di lavoro, né le tempistiche di realizzazione dell’ospedale. Ne è sicura anche l’Usl 17, che una nota afferma: «In relazione all’aggiornamento della compagine societaria interna al raggruppamento temporaneo di imprese incaricata della costruzione del nuovo polo dell’Usl 17, l’azienda sanitaria esprime serenità sul regolare proseguimento dei lavori, che non si sono mai arrestati dall’avvio del cantiere ad oggi, e fiducia che l’ingresso di un nuovo partner costituisca la migliore garanzia per il rispetto del regolare svolgimento e conclusione del cantiere».

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