La scintilla dell'Espressionismo

Iniziò tutto da quattro amici di Dresda: proponevano un'arte più immediata
Karl Schmidt-Rottluff, «Scorcio di paesaggio», 1910
Karl Schmidt-Rottluff, «Scorcio di paesaggio», 1910
Nella tarda primavera del 1905, quattro studenti del Politecnico di Dresda strinsero un sodalizio artistico fondando il gruppo Die Brücke (Il Ponte), determinati a contrapporre alle miopi e rigide norme accademiche una pittura fortemente emotiva, portatrice di nuovi valori esistenziali. Erano i venticinquenni Ernst Ludwig Kirchner e Fritz Bleyl, e i più giovani Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff, e il nome l'avevano scelto per esprimere il loro ideale di proporsi come tramite tra presente e futuro. Il programma, stilato l'anno dopo, stava tutto in due frasi che esortavano a ricercare energie creative guardando alla contemporaneità, caratterizzata da un rapido evolversi del sistema industriale e da nuovi concetti filosofici e scoperte scientifiche che stavano frantumando le certezze positivistiche dell'ultimo Ottocento: si pensi a Freud, a Nietzsche, a Einstein.  Non diedero alcuna indicazione stilistica, in controtendenza rispetto ai coevi Fauves francesi, legati solo da un'estetica comune. Refrattari, anzi, a qualsiasi estetica vollero tradurre con immediatezza gli stati d'animo provocati da una realtà in divenire, generando un fenomeno vario e complesso, l'Espressionismo, che rinnovò non solo l'arte figurativa tedesca ma anche altri ambiti artistici.  Una mostra, che s'inaugura domani a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Udine), curata da Marco Goldin e Magdalena Moeller, propone centocinque opere, tra dipinti e grafica, provenienti dal berlinese Brücke Museum, realizzate dai citati fondatori di quel primo nucleo espressionista e dai maggiori pittori che aderirono alla Brücke: Emil Nolde, Max Pechstein e Otto Mueller. Il gruppo operò con il preciso intento di stabilire un rapporto dinamico con il fruitore, accogliendo le adesioni anche di collezionisti, estimatori e amici, cui chiedevano un contributo annuo di 12 marchi (in seguito 25) per organizzare mostre e far conoscere la nuova arte; in cambio offrivano annualmente una cartella di opere grafiche.  Per sei anni questi artisti hanno condiviso uno stile di vita, lavorando insieme o riunendosi per scambiare le singole esperienze. Con voluta impulsività formale e cromatica hanno dipinto soggetti analoghi - scorci di città moderne, paesaggi, ritratti, nudi e scene di vita cittadina, quali riflessioni sull'alienazione dell'individuo. La naturalezza dei luoghi e gli atteggiamenti dei modelli venivano interpretati con esasperata espressività, affinché l'immagine fosse di immediato impatto, vitale, magari grottesca pur di colpire l'osservatore.  Nel 1911 la Brücke si trasferì a Berlino, teatro di nuovi fermenti; ma alle spinte della metropoli ognuno reagì diversamente e nacquero personali esigenze che portarono alla scissione nel 1913. Nell'esposizione di Passariano le rispettive poetiche emergono in un'accurata selezione. Di Kirchner i nudi la cui forza sta nello stravolgimento estetico di ogni beltà. Heckel non rinuncia invece del tutto a esiti armonici, accordando forma e colore. Più incline alle dissonanze Schmidt-Rottluff dal segno aspro, pennellate pastose e una tavolozza accesa. Aggressivo, vertiginoso e visionario Nolde, che ha descritto un mondo esagitato, tormentato, anche nei soggetti biblici. Più pacato Mueller, con le sue adolescenti nude e agili, sensualmente immerse in silenti paesaggi. Anche Pechstein è meno aggressivo nel colore e nelle linee che marcano le forme, e con grande senso narrativo ha realizzato scene dagli inediti tagli impaginativi. La loro pittura di protesta era fatta di «mancanza di regole, arbitrio, licenza, rozzezze e brutalità», così disse lo stesso Nolde, ma guardandola alla luce del disagio esistenziale di quel tempo ecco che «l'arbitrio si trasforma in libertà, le rozzezze in finezze».
ESPRESSIONISMO Villa Manin, Passariano fino al 4 marzo 2012 Orario 9-18, sabato e domenica 9- 19; chiuso 24, 25, 31 dicembre; 1º gennaio 2012 ore 11-19. Ingresso: intero € 10, ridotto € 6. Catalogo pp. 214, € 42,00 25,00 in mostra Info tel. +39 0422 429999 www.lineadombra.it)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova