La sfida di “Twister” Tredici centri estivi con trenta assunzioni

La cooperativa sociale tutta al femminile fondata 10 anni fa Coinvolti 250 bambini di otto Comuni della Bassa padovana
Este (PD), 10 luglio 2020. Boom di iscritti ai centri estivi di Este. Nella foto: da sx Pernumian, Brogin, Sgreva
Este (PD), 10 luglio 2020. Boom di iscritti ai centri estivi di Este. Nella foto: da sx Pernumian, Brogin, Sgreva

ESTE

Tredici centri estivi in otto comuni della bassa padovana, duecento cinquanta bambini a settimana e trenta nuove operatrici assunte. Questi sono i numeri di Twister, la cooperativa sociale creata dieci anni fa da Michela Brogin, Federica Sgreva e Gloria Pernumian. Tre donne che non si sono fatte intimorire dalle stringenti normative sanitarie applicate ai centri estivi, ma hanno deciso di mettere la loro esperienza e professionalità a disposizione dei piccoli comuni che avevano bisogno di attivare il servizio estivo per ragazzi, ma che si trovavano in difficoltà a gestire le regole Covid.

«Da maggio abbiamo cominciato a ricevere numerose telefonate da parte delle amministrazioni comunali che ci chiedevano se potevamo attivare un servizio di centri estivi per ragazzi» spiega Michela «c’è stato un boom di richieste inaspettato, che ovviamente ci ha fatto piacere ma ci ha anche sorpreso ed un poco spaventato inizialmente». Le tre imprenditrici lavorano da molti anni tra Este e Noventa Vicentina, fornendo servizi per bambini come quello della ludoteca e del dopo scuola e da gennaio di quest’anno stavano organizzando i consueti centri estivi, dedicati anche a bambini piccolissimi, quando il lockdown ha fatto cambiare il loro progetto didattico. «Avevamo capito da subito che avremmo dovuto cambiare le modalità di svolgimento e soprattutto che avremmo avuto bisogno di consulenti ed esperti per poter attivare i centri ricreativi in completa sicurezza, e così abbiamo fatto».

Dopo le iniziali difficoltà burocratiche, affrontate grazie ai consulenti del lavoro, hanno cominciato a stendere i programmi per i centri estivi dei comuni di Este, Prà d’Este, Carceri, Cinto Euganeo, Noventa Vicentina, Solesino, Ospedaletto e Baone, che ne avevano fatto richiesta. «Abbiamo capito subito che avremmo avuto bisogno di molto personale qualificato, così a maggio sono scattati i colloqui ed abbiamo assunto circa trenta persone, che per tre mesi potranno avere uno stipendio ed un lavoro qualificato» continua Michela «inoltre, in servizio ci sono anche alcune operatrici socio sanitarie, per assistere i bambini con disabilità».

Un progetto che oltre ad offrire un servizio nel territorio, ha dato lavoro a neo laureati e disoccupati e che riesce a sostenere anche chi ha un figlio con disabilità e chi ha bisogno di un servizio per bambini dai 3 ai 5 anni. —

Giada Zandonà



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