LA TRUFFA / Smascherato l’imbroglio delle auto “ringiovanite”

Trova la sua Bmw in vendita con 80mila km in meno: scatta il blitz-tv delle Iene. Ma il raggiro continua: in arrivo altre bisarche cariche di vecchie macchine

TREBASELEGHE. Blitz a Silvelle delle Iene per “la truffa dei contachilometri”: Andrea Agresti (nel servizio mandato in onda mercoledì 2 aprile) ha smascherato la manovra con cui una famiglia di nomadi stanziali che commercia in auto usate imbroglia i clienti riducendo il chilometraggio delle auto.

Una pratica perpetrata da padre, madre e figlio ventenne che pare vada avanti da parecchio.

Complice di turno della Iena un croato che si dice a sua volta truffato dagli stessi nomadi: il giovane si era accorto che la Bmw con 236 mila chilometri che aveva venduto alla famiglia Rom era stata rilucidata e messa in vendita su internet a 3.500 euro con il contachilometri manomesso: la scheda del veicolo segnalava 158 mila km percorsi. «Se hanno falsato il chilometraggio dell’auto che ho venduto loro, sicuramente hanno fatto lo stesso su quella che ho comprato da loro» si è detto il cliente croato. Convinzione suffragata dal fatto che la macchina acquistata un mese prima aveva già magagne per cui non sarebbero bastati 3 mila euro di riparazioni.

Così, assieme alle Iene, il croato ha teso una trappola. Agresti ha concordato un appuntamento a Silvelle per visionare la Bmw inviando sul posto un falso acquirente. Nel bel mezzo della trattativa in piazza San Martino è capitato “per caso” il croato e poco dopo è arrivato anche Agresti.

Dopo un botta e risposta il ventenne ha capito di essere stato incastrato e ha reagito a male parole. Poi ha chiamato in soccorso il padre. In meno di un minuto sono arrivati il padre e la madre. Furiosa la reazione della donna, che ha insultato pesantemente Agresti e minacciato il falso acquirente: «Lui la paga». Il padre ha spintonato Agresti e gli ha intimato di «non fare la sceneggiata come Mario Merola». Al ventenne Rom non è rimasta che la fuga, mentre i genitori si sono allontanati proferendo un ultimo insulto.

In paese tutti sanno: da tempo le bisarche arrivano settimanalmente, cariche di macchine vetuste o incidentate, che poi riappaiono su vari siti tirate a lucido e a prezzi non proprio concorrenziali. Ma la truffa è un reato a querela di parte: dev’essere il truffato a denunciare entro 30 giorni, comprovando la manomissione del contachilometri con una perizia tecnica. Peraltro il servizio di mercoledì sera delle Iene pare non sia servito a interrompere l’attività, perché ieri mattina sono arrivate in piazza a Trebaseleghe due bisarche con un numero imprecisato di auto Ad attenderle i vigili del Camposampierese. È andata a finire che non tutte le vetture sono state scaricate, forse solo quelle con documenti e assicurazione a posto.

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