Università di Padova, laboratori di ingegneria in ritardo: «Servono spazi»
I lavori previsti da novembre del 2024 slittano a fine anno per passaggi burocratici. Il nuovo polo tra via Gradenigo e Ognissanti pronto tra due anni e mezzo. Meneghesso: siamo stretti

Slitta da novembre 2024 alla fine di quest’anno l’avvio dei lavori in quello che sarà il futuro polo multifunzionale del dipartimento di Ingegneria dell’informazione tra via Gradenigo e Ognissanti.
«Per passaggi burocratici cui era necessario adempiere anche con la Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio» chiarisce il direttore del Dei, Gaudenzio Meneghesso, nel frattempo alle prese con problemi di spazi.
«La nuova palazzina è in fase di progettazione», spiega. L’opera è frutto dell’appalto integrato da 10,2 milioni di euro (complessivi di progettazione esecutiva ed esecuzione lavori) finanziati grazie al premio vinto dal Dei, come dipartimento d’eccellenza nel quadriennio 2017-2022, dall’ateneo e dallo stesso dipartimento. L’edificio è attesissimo perché alleggerirà il dipartimento che lo ha in capo, permettendo parallelamente all’università di Padova di proseguire nella sua opera di razionalizzare dei costi, ammodernamento e miglioramento dei servizi offerti.
«Laboratori di ricerca e di didattica, uffici e sale riunioni per il personale docente e di ricerca sono ambienti di cui abbiamo estremo bisogno», sottolinea Meneghesso, «Ad oggi ci troviamo ad essere compattati al netto di un numero di studenti che è in crescita costante negli ultimi anni».
I tempi ricalcoltati
Se, come sembra, l’assegnazione dei lavori avverrà tra luglio e settembre, tre mesi vanno per la progettazione esecutiva, in ritardo sui piani originali, diciotto per la realizzazione e sei per l’allestimento. «Come minimo il polo sarà operativo tra due anni e mezzo», precisa Meneghesso, «Non lontano si trovano palazzine storiche e ciò ha comportato una serie di assolvimenti burocratici necessari. Costruire in una città densamente popolata richiede molti passaggi». E nel frattempo? Ci si stringe.
Professori ordinari condividono lo studio e i laboratori vengono sfruttati al massimo delle potenzialità, nei limiti della sicurezza. «Ce la facciamo, ma siamo in sofferenza», dichiara il direttore, «La circostanza è naturale vista l’aumento esponenziale della popolazione universitaria di Padova negli ultimi anni. Solo il Dei è passato da 90 docenti a 130 negli ultimi 5-6 anni». Una boccata d’aria, seppur relativa, la concederà la nuova sede di Ingegneria.
L’hub di ingegneria
«Agibile in Fiera da settembre 2025, l’hub è molto importante in quanto conterrà aule per studenti tecnologicamente avanzate», ricorda Meneghesso. In ottica di risparmio dei costi di locazione, lì però si trasferiranno corsi oggi erogati dove l’università è in affitto: «pur non trattandosi quindi di spazio totalmente aggiuntivo - valuta - avremo sicuramente del margine di ampliamento».
Il progetto prevede anche la realizzazione di una terrazza verde di circa 600 metri quadri, accessibile da una scala esterna al piano terra, aperta anche al pubblico. Tra via Gradenigo e via Ognissanti, verrà allestita un’area di passaggio con tensostrutture e panchine, dove poter sostare, studiare e leggere.
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