L’anziana rapinata «Non perdono simili aguzzini»

MERLARA. «Non posso perdonare chi ci ha fatto questo, non posso. Me li rivedo venire verso di noi, legati su un materasso mani e piedi come dei capretti, con il ferro da stiro rovente in mano. Sono...

MERLARA. «Non posso perdonare chi ci ha fatto questo, non posso. Me li rivedo venire verso di noi, legati su un materasso mani e piedi come dei capretti, con il ferro da stiro rovente in mano. Sono riuscita a liberarmi una mano e a proteggermi col braccio, tutto ustionato, altrimenti mi avrebbero bruciato il viso». Non risparmia i particolari delle violenze subite Rosina Fracasso, 86 anni, vittima insieme al marito Ennio Bendini, un anno più anziano, di una feroce aggressione da parte di due malviventi. Ripercorre con lucidità quei momenti drammatici a pochi metri dalla casa di uno dei due aggressori, il marocchino Abderrahim Benhicham al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Sabato scorso alcuni simpatizzati degli Indipendentisti Veneti sono andati a trovarlo sotto casa insieme alla coppia di anziane vittime. Hanno gettato nel cortile della sua abitazione tre ferri da stiro, accompagnati da frasi minacciose. «La nostra non è una manifestazione contro gli extracomunitari», ha spiegato il leader dei venetisti Lucio Chiavegato, «ma contro questo individuo per il quale non c'è nessuna scusante nei confronti di un gesto che va contro ogni legge umana o religiosa». Anche una ragazza marocchina ha preso la parola per raccontare come suo padre abbia sempre lavorato sodo e onestamente da quando arrivò giovane in Italia.

La signora Rosina si aspetta un processo giusto: «Non è vero che questo (il marocchino di Merlara) faceva il palo. Me lo vedo ancora tenere il braccio fermo a mio marito mentre l'altro gli spaccava a faccia. Poi lo hanno anche preso a bastonate. E pensare che il giorno prima era stato da me e mi aveva chiesto un aiuto, gli avevo dato dieci euro perché si prendesse qualcosa da mangiare Questo è stato il ringraziamento». (n.s.)

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