L’area Maritan & Borgato diventa polo commerciale

Nel terreno dismesso da 12 anni stanno per aprire un supermercato Despar una mega utensileria e un Mc Donald’s: i lavori iniziano a breve
Di Cristina Salvato
PIEROBON DITTA MARITAN BORGATO MESTRINO
PIEROBON DITTA MARITAN BORGATO MESTRINO

MESTRINO. L’area dismessa della “Maritan & Borgato” di Mestrino diventerà un polo commerciale: entro pochi mesi la Despar vi trasferirà il punto vendita che ha più avanti, all’interno del complesso di negozi denominato La Fornace.

Sarà seguita a ruota poi da un altro grande magazzino, probabilmente di utensileria. Due grandi negozi da 2.500 metri di superficie quadrati l’uno, che prenderanno il posto dei capannoni dismessi oramai da dodici anni. E’ la prima parte di un’operazione di riqualificazione della grande area posta all’ingresso di Mestrino, che cambierà pertanto il proprio volto.

Questo sia grazie alle nuove strutture commerciali che andranno a sorgere, sia per le due nuove rotatorie in arrivo: una prenderà il posto del semaforo tra la regionale 11 e via Aquileia, l’altra, poco prima, sarà di forma allungata e servirà ad agevolare l’ingresso di clienti e autotrasportatori dentro alle aree dei nuovi negozi. Cambierà entro pochissimi giorni anche la rotatoria posta ancora prima, ai confini con Rubano, dove aprirà un Mc Donald’s con il Mc Drive. L’edifico è già in piedi, la viabilità completata.

Ma questa è un’operazione a parte, che interessa il Comune limitrofo. «I lavori della prima rotatoria partiranno tra fine anno e l’inizio del prossimo e sarà appunto quella destinata a far sparire il semaforo, mettendo in sicurezza l’incrocio e facendo rallentare i veicoli» annuncia il sindaco Marco Valerio Pedron. Sarà una delle opere che il proprietario, l’immobiliare trevigiana Nimar srl, realizzerà in base all’accordo pubblico-privato, che prevede la riqualificazione della zona dismessa. Resteranno altri 5 mila metri quadrati da costruire, in realtà, ma saranno edificati in un secondo tempo, in base alle richieste del mercato, con possibilità di scegliere tra negozi, uffici e attività artigianali. Non ci saranno nuove abitazioni. In quella vasta area di oltre 35 mila metri quadrati, dal 1978 al 2000 vi si insediò l’azienda di trasporti “Maritan & Borgato”, di cui restano ora solo i capannoni fatiscenti, spogliai di tutto, pieni di amianto e idrocarburi, che la Nimar dovrà bonificare e smaltire. Brutti anche da vedere, così abbandonati proprio in ingresso al centro abitato. Con questa nuova operazione prettamente commerciale, tramonta così il progetto «Onda-Spazi per l’impresa» inizialmente proposto dalla stessa Nimar nel 2006, che vedeva la “Maritan & Borgato” trasformata in un incubatore di imprese, con l’insediamento di circa 200 aziende artigianali, direzionali e commerciali. Progetto che andava a sistemare un’appetibile zona a ridosso dell’area artigianale, all’ingresso del paese, affacciato alla regionale 11, che collega Padova e Vicenza.

L’idea iniziale era quella di costruire un edificio di tre piani affacciato sulla strada, con le vetrine e un tetto a forma di onda. Le altre costruzioni, invece, dovevano essere di due piani, adibite ad ospitare circa 200 aziende artigianali, direzionali e commerciali, con relativi posti auto scoperti. Inoltre 4 mila metri quadrati dovevano essere destinati a piazze, portici e gallerie e altrettanti quelli a verde.

Era previsto anche che l’area “Maritan & Borgato” ospitasse pure una parte di residenziale, con la costruzione di palazzine. Parte, questa, che con il nuovo progetto è completamente sparita, prevedendo esclusivamente costruzioni ad uso commerciale. Con la crisi le case, si sa, non si vendono, mentre i supermercati tengono ancora “botta” e su questi punta chi ha aree da edificare. Certo che, un nuovo supermercato in quel posto, fa salire a quattro il numero di negozi simili nel giro di appena mezzo chilometro.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova