L’aviosuperficie raddoppia diventando scuola e museo

In costruzione gli hangar intorno alla pista sui terreni del Dominio di Bagnoli Ospiteranno aerei d’epoca e cimeli, al via il primo corso per piloti di droni
Di Nicola Stievano

BAGNOLI. Proseguono a pieno ritmo i lavoro di costruzione degli hangar accanto all'aviosupeficie a Bagnoletto. Oltre a ospitare i velivoli le nuove costruzioni saranno destinate anche a un museo storico interattivo. Intanto si fa sempre più intensa l'attività intorno alla pista in erba, da 1.200 metri, sui terreni del Dominio di Bagnoli. È più lunga di quella dell'aeroporto di Padova e autorizzata dall'Enac, Ente nazionale dell'aviazione civile. Da qualche settimana viene organizzato anche il primo corso per piloti di droni, ormai sempre più diffusi in disparate attività professionali, dalla fotografia all'impiego in agricoltura.

«Bagnoli è la sede principale di questa particolare scuola, certificata dall'Enac», spiega Andrea Rossetto, gestore della struttura e presidente dell'Historical Aircraft Group, che raccoglie decine di appassionati del volo in tutta Italia. «Formerà operatori per Aeromobili a pilotaggio remoto (Apr) su iniziativa della Cardtech, azienda che da tempo opera nell'ambito dei sistemi a pilotaggio remoto. Questa tecnologia sta trovando applicazione nei più svariati ambiti».

Intanto prosegue a passi spediti il progetto, presentato ancora 5 anni fa, degli hangar e del museo storico dedicato al volo. «L'Hangar 1, questo il suo nome», continua Rossetto, «ospiterà alcuni velivoli storici volanti e alianti d'epoca, tra cui pezzi rari come l'Aermacchi MB308 del 1948 che veniva impiegato negli anni Cinquanta dalla "Settimana Incom" per il famoso cinegiornale, o come il Cessna O-1 "Birddog" di un pilota americano che lo impiegò nel 1968 durante il conflitto in Vietnam. I velivoli saranno arricchiti da un'esposizione di motori, mezzi militari e divise. All'aperto, grazie alla collaborazione con l'Aeronautica, è prevista la conservazione di velivoli militari che hanno operato negli anni della Guerra Fredda e formeranno una mostra permanente». Intanto i responsabili della struttura stanno lavorando anche su altri aspetti organizzativi, necessari per accogliere velivoli e visitatori, dai parcheggi alle recinzioni, dalle vie di rullaggio alla clubhouse, con l'intenzione di trasformare sempre più l'aviosuperificie in un luogo di svago e tempo libero. «L'investimento», conclude Rossetto, «ha permesso di attirare l'attenzione di realtà attive nell'ambito aeronautico, come associazioni di piloti. Per l'avioturismo infatti la struttura di Bagnoli si trova in una posizione privilegiata, esattamente sulle rotte di traffico dei piloti europei in arrivo dal Brennero e anche all'interno delle rotte nazionali lungo l'asse Torino - Udine. Potenziare le strutture ricettive di Bagnoli significa avere la possibilità di attrarre molti equipaggi».

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