Lavori utili al posto della condanna al carcere
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ABANO TERME. A Domenico Chiapperino, uno degli imprenditori che hanno confessato di aver pagato una tangente all’ex sindaco Luca Claudio, è stata concessa ieri dal giudice la “messa alla prova”, ossia la possibilità di convertire la pena con servizi socialmente utili. Chiapperino, titolare di un’impresa di costruzioni, aveva confessato di aver versato nel 2013 a Claudio 25 mila euro per un permesso edilizio. «L’imprenditore si è presentato di fronte al giudice estremamente pentito», spiega l’assessore agli Affari Legali Gian Pietro Bano. «Ha detto di aver chiuso l’azienda dopo l’apertura dell’indagine giudiziaria e di essere di fatto un nullatenente. Ha ottenuto di convertire la pena, che si sarebbe aggirata secondo i nostri legali attorno agli 8 mesi di reclusione, con servizi socialmente utili».
Da una parte il giudice ha individuato l’Associazione italiana ciechi, per la quale Chiapperino dovrà prestare servizio per 10 ore. Dall’altra il Comune ha concesso all’imprenditore la possibilità di prestare 40 ore di servizi sociali per l’Ente a ristoro della pena. «Capiremo in questi giorni come impiegare l’imprenditore», spiega Bano. «Potrebbe sistemare aiuole, ma anche fare il muratore se ne ha le capacità. I servizi dovranno essere prestati per un anno, al termine del quale ci sarà una nuova sentenza che cancellerà di fatto il reato».
Chiapperino non è l’unico ad aver chiesto la “messa alla prova”. Qualche mese fa lo stesso aveva fatto Denis Pagetta, imprenditore del verde per il Comune di Montegrotto. «Al Comune non mancano i 25 mila euro della tangente che Chiapperino ha versato a Claudio. Semmai potrebbero mancare i 25 mila stimati in danni d’immagine che però valuteremo bene se andare a chiedere all’imprenditore». Fissate intanto le prime due udienze del processo sulla bonifica della discarica di via Guazzi, che vede coinvolto l’ex sindaco Luca Claudio. Saranno il 19 febbraio e il 2 marzo. (f. fr.)
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