Le case “blindate” a Malta ma i Pilotto le vendevano

Continuavano a vendere. La Pilotto & company - i padovani Plinio Pilotto e la moglie Arlette Zampieron di Abano Terme, i figli Valerio Vitali (di lei) e Alessio Pilotto (della coppia) con il fratello (sempre di lei) Bruno Zampieron - fino all’ultimo ha proposto sul mercato le “residenze castellane”, le case a schiera costruite a Castelfranco Veneto in via Piave 28 (valore complessivo tre milioni di euro) a potenziali acquirenti che rischiavano di anticipare la caparra per quelle abitazioni finite nel patrimonio di una geie (acronimo di gruppo europeo di interesse economico, si tratta di uno strumento giuridico che consente a imprese di stati Ue diversi di partecipare a operazioni comuni) con sede a Malta, paradiso fiscale. Fino all’ultimo, ovvero fino ai giorni precedenti all’arresto della coppia amanti delle auto di lusso e della bella vita, da venerdì lui in una cella del carcere padovano Due Palazzi, lei nel carcere femminile di Verona. Oggi l’interrogatorio di garanzia davanti al gip per rendere conto delle accuse di aver svuotato la società immobiliare Zenith, frodando clienti e fisco. Plinio Pilotto sarà sentito stamane dal gip padovano Mariella Fino; la coniuge per rogatoria a Verona (difensori i penalisti Gianni Morrone e Davide Druda).
L’inchiesta
Le operazioni truffaldine ruotavano intorno alle agenzie immobiliari CasAssieme con sede a Castello di Godego in via Alberon 9 e all’agenzia Zampieron Group, con sede sempre nello stesso ufficio godigese e a Riese Pio X (Treviso) in via Kennedy 50. Volto delle due ditte è Alessio Pilotto il figlio 30enne della coppia, in affari con i genitori insieme al fratellastro Valerio Vitali, 34 con residenza a Castelfranco. Sono i due giovani ad accompagnare in visita i clienti nel complesso castellano che, oggi, è totalmente nel patrimonio di una geie maltese, blindato da qualsiasi pretesa dei creditori. Il 12 novembre 2012 la prima cessione di 14 unità immobiliari al geie Azimut Project Re con un atto notarile sottoscritto dal dominus di tutti gli affari del clan Pilotto, Plinio Pilotto 61enne. Valore dichiarato nell’atto notarile 1.698.845 euro. Il geie è soggetto alla disciplina normativa dello Stato in cui ha sede, in questo caso il paradiso fiscale di Malta. Nel 2012, quindi, inizia lo svuotamento di Zenith costituita nel 2007 e interamente in mano a Plinio (amministratore unico) e alla moglie Arlette 56 anni.
Nuova spoliazione
Nel 2014 Alessio Pilotto diventa socio unico di Zenith e l’11 settembre 2015 l’assemblea dei soci (cioè lui) delega il padre Plinio (amministratore unico) a un secondo trasferimento di altri 5 immobili nel geie Azimut per un valore dichiarato di 650 mila euro. Il geie non risponde delle obbligazioni delle società partecipanti: quel passaggio di proprietà consente ai Pilotto di sottrarre quegli immobili alle pretese dei creditori, compresa Ubi banca che aveva finanziato l’operazione “Residenze castellane” con un prestito di 3 milioni e 400 mila euro. Il 30 settembre Plinio Pilotto cede la carica di amministratore di Zenith (ormai un guscio vuoto che fallirà il 3 gennaio 2018) al cognato Bruno Zampieron. Quest’ultimo, il 25 gennaio 2016, esce dal geie Azimut, rinunciando al controvalore degli immobili ceduti. Anzi, regalati. Eppure tra la Castellana e il Padovano gli immobili dei Pilotto finiti a Malta continuano a essere venduti. Ma come fanno a mantenere il controllo del patrimonio trasferito nel paradiso fiscale? Nella quota del geie prima in capo a Zenith, subentra la società Immobilbross srl amministrata da Valerio Vitali e partecipatata da lui e da Alessio.
Ultimo trasferimento
Su Azimut iniziano le verifiche del fisco. Così il 5 giugno 2017 gli immobili provenienti dai Pilotto (oltre al complesso castellano, immobili ad Arcade, Abano e Bassano del Grappa) passano al nuovo geie denominato Europa Construction Consortium, legale rappresentante Giorgio Balzo, un elettricista prestanome che esegue gli ordini dei coniugi Pilotto . Come risulta dalle intercettazioni. —
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