Le cinesi in passerella con gli abiti “imperiali”
ARCELLA
Il “qipao” è il tradizionale abito cinese, essenza stessa della femminilità orientale che deve la sua fama tanto alle antiche stampe cinesi quanto ad una vasta filmografia. Qualcuno lo chiama anche “cheongsam” e fece la sua comparsa in Manciuria nel XVII secolo, durante la dinastia Quing, quando venne adottato come simbolo distintivo di una particolare casta sociale, “il popolo della bandiera”. Oggi, il qipao moderno, è attillato e coloratissimo, questa versione contemporanea arriva dalla Shanghai degli anni Venti. Inizia così la storia di un vestito “imperiale” che sfilerà l'8 settembre a Padova, non indossato da modelle, ma da donne normali, lavoratrici cinesi che hanno conservato gelosamente il loro abito nei bauli. Con l'occasione ci saranno anche musica, canti e poesia, l'ingresso è libero (richiesta un'offerta) e il progetto fa parte di “La città delle idee. Arcella semi di cultura, integrazione e benessere”. Gli organizzatori sono l'associazione italo-cinese Chanyi e l'Associazione Health and Care. «Sarebbe bello», annuncia Xiaohui Wang, presidente di Health and Care, «che anche le donne italiane indossassero qualcosa di cinese (magari una sciarpa), forse la sfilata risulterà meno formale, ma sarà di sicuro più divertente. Appuntamento dunque sabato 8 settembre, alle 17, nella cornice di Spazio Biosfera, in via San Martino e Solferino 5. —
Elvira Scigliano
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