Le multe della Casta, il Pd: «Pagare e dare l'esempio»

E' polemica sulle multe che consiglieri, assessori e dipendenti della Provincia hanno collezionato passando in una corsia preferenziale
RIVIERA PONTI ROMANI. Nel cerchio la nuova telecamera sistemata per «pizzicare» i furbetti che transitano sulle corsie riservate agli autobus
RIVIERA PONTI ROMANI. Nel cerchio la nuova telecamera sistemata per «pizzicare» i furbetti che transitano sulle corsie riservate agli autobus
PADOVA. «Due anni fa ho ricevuto a casa una multa per essere passato su un nuovo varco di cui non conoscevo l'esistenza, vicino a corso Milano, e l'unica cosa che ho fatto è stata quella di recarmi in posta e pagare la relativa multa, come fanno tutti». Boris Sartori, consigliere provinciale del Pd, torna sulla questione delle multe (già un centinaio) che alcuni suoi colleghi in Provincia hanno preso passando sotto il varco che «difende la corsia preferenziale in riviera dei Ponti Romani».


«Nel caso delle multe ricevute da alcuni consiglieri provinciali nell'ultimo periodo - spiega Sartori - riteniamo utile fare chiarezza sulla questione ed è per questo che porteremo la questione all'attenzione della prossima seduta del consiglio provinciale, sotto forma di interrogazione, per capire se è stato chiesto l'annullamento e soprattutto per quali ragioni».


Sulla questione dell'autorizzazione che, secondo la presidente Serato, assessori e consiglieri avrebbero Sartori specifica. «I consiglieri provinciali ricevono un'autorizzazione, per poter accedere agli uffici della Provincia, a palazzo Santo Stefano, parcheggiando l'auto nel relativo garage e passando nei varchi che si trovano nel percorso. Ci sono tuttavia alcuni varchi, tra cui quello di riviera Businello che, essendo corsia preferenziale per i mezzi pubblici, non prevedono alcuna possibilità di transito per i privati».


C'è poi un discorso di democrazia, anche nel pagare le multe. «Sono molti i cittadini padovani che hanno ricevuto multe per essere passati nei varchi della zona a traffico limitato di Padova e che hanno regolarmente pagato - continua Sartori - La Ztl rappresenta uno strumento efficace per rendere vivibile il centro storico di Padova, per evitare che le corsie preferenziali per i mezzi pubblici siano intasate da auto che rallentano il percorso dei mezzi pubblici».


Il ricorso al Prefetto paventato è quindi una decisione che il Pd disapprova totalmente. «Premesso che è un diritto di ogni cittadino presentare ricorso quando si riceve una multa (come peraltro riportato all'interno di ogni contravvenzione) ritengo che un amministratore nell'ambito dello svolgimento delle proprie funzioni debba dare l'esempio - conclude Sartori - e quindi sia opportuno che paghi regolarmente evitando quindi richieste di annullamento che possono dare l'immagine di «diritti speciali e maggiori» in capo a chi svolge una funzione pubblica».

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