Le preziose pietre degli Euganei
Leopoldo Fabris indaga il tesoro dei colli

APadova, come in altre località del Veneto e di altre regioni d'Italia, in particolare l'Emilia Romagna, sono diffusi ancora oggi manufatti in trachite, una roccia di origine vulcanica che i Veneti chiamano "masegna". Con tale materiale furono lastricate alcune antiche strade romane (via Emilia, Via Flaminia e altre), costruite le mura trecentesche di Padova, eretti ponti come quello di Sant'Agostino a Padova, pavimentata la Piazza San Marco di Venezia. Il luogo di estrazione della masegna fin dall'antichità furono i Colli Euganei del padovano. Questa storia, in modo particolareggiato, è stata ricostruita da Leopoldo Fabris nel suo bel libro Mineralogia euganea tra storia e scienza (Biblos, Cittadella 2011) dove viene ricordato che a metà Ottocento, un nobile padovano, Nicolò Da Rio, dell'Università di Padova, individuò nel sollevamento della trachite dalle profondità della Terra e la conseguente inclinazione degli strati calcarei l'origine dei colli padovani. Diviso in tre parti (la storia della mineralogia, la geografia dei luoghi, la schedatura dei minerali), il volume fa scoprire al lettore un mondo nuovo e fascinoso costituito dai minerali e dalla storia di coloro che per motivi pratici e conoscitivi si sono messi alla ricerca di essi. Ben settantuno sono le località dove sono distribuite le varie tipologie di minerali di cui l'autore fornisce la mappa: Baiamonte, Monte Alto (Cava del morto, Cava di Perlite, Colle di Villa Draghi), Monte Castello di Calaone, Monte Cinto (Cava Bomba), Schivanoia, Zovon, solo per citarne alcuni. A completare il quadro geologico-geografico-antropologico, quello storico ossia il percorso fatto dall'uomo (dai primi naturalisti ai geologi e mineralogisti di oggi) per scoprire i segreti della natura, per conoscere i processi iniziati milioni di anni fa e che hanno portato alla formazione dei colli. Numerosi sono stati i naturalisti che hanno compiuto escursioni ed osservazioni dall'antichità ad oggi. Fabris propone una galleria di personaggi dal XIII secolo fino a oggi. Anche in questo caso ne ricordiamo solo alcuni in ordine sparso: Vallisneri senior, Arduino, Fortis, Spallanzani, Brocchi, Catullo, Pasini. A costoro si affianca la pattuglia dei naturalisti europei: Bourguet, Desmaret, Ferber, Dolomieu, Goethe, Brogniart. Un libro, dunque, frutto di un lavoro che ha saputo raccordare lo studio mineralogico con la sua storia restituendo al fine di valorizzare i Colli Euganei dove, nell'ottobre 1989, è stato istituito l'omonimo Parco Regionale.
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