«Le prostitute sono tornate in strada»

Venerdì sera, alle 23, sulla strada che collega l'Oltre Brenta di Pontevigodarzere al Bingo Arcobaleno di San Carlo, si contavano dieci prostitute. Segno evidente che le multe, di 500 euro ciascuna appioppate alle lucciole due settimane fa dagli agenti della polizia municipale dopo la nuova delibera firmata dalla giunta Bitonci, non sono servite.
Le ragazze, tutte in pantaloni o abiti castigati e non discinte come succedeva sino alla fine dell'estate passata, attendevano i clienti nel tratto di strada che va dai confini di Vigodarzere sino al ponte, nei pressi delle due aree di servizio prima del ponte dell'autostrada, un poco più avanti del bar Le Sablon e poco prima del Bingo, quasi all'incrocio con via Cardinale Callegari. La tariffa è rimasta la stessa: 50 euro per un incontro in auto, da parcheggiare dalle parti degli argini del Brenta o nelle stradine laterali di corso Plebiscito, poco illuminate.
I residenti sono molto preoccupati:«La primavera è già iniziata» osserva Giovanni Marini, presidente del Comitato Pontevigodarzere e capopopolo delle crociate contro le prostitute ai tempi del locale di lap dance Lo Zodiaco, «Quando farà più caldo, specialmente nei weekend, le ragazze del sesso a pagamento che tra l'altro, sono sempre più giovani e quasi tutte molto appariscenti, sbarcheranno in massa sia lungo le strade del nostro rione che delle altre zone dell'Arcella. Ormai sono vent'anni che il fenomeno si ripete. Siamo stanchi di vederle, quasi ogni sera, sotto i nostri balconi. Le multe servono a poco. Le forze dell'ordine fanno quello che possono. Occorre mettere in campo nuovi strumenti amministrativi».
E Marini ricorda la sua piena adesione al progetto di indire un referendum per la riapertura delle case chiuse. «E' ora di aprire anche in città un eros center. La zona industriale a sud-est della città, dove non ci sono abitazioni, è l'ideale per ospitare un vero bordello sullo stile di quelli che già esistono in Olanda ed in Germania».
(f.pad.)
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