Le Sorelle Ramonda non riapriranno più

SANT’ANGELO DI PIOVE. Brutte notizie per i 19 dipendenti, tra commesse, cassiere e magazzinieri, del punto vendita Sorelle Ramonda, che, nella notte tra il 7 e l'8 giugno dell'anno scorso, a Vigorovea di Sant'Angelo, fu distrutto da un violento incendio, in cui furono coinvolte anche le altre attività commerciali che si trovavano all'interno del grande edificio andato in fumo.
Proprio nel momento in cui l'azienda, nata nel 1954 da ambulanti originari dell'Alta Padovana ed, ora, con sede centrale a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, sarebbe potuto ripartire dalle ceneri del rogo o nello stesso luogo di prima oppure in un sito limitrofo, è stata comunicato ai sindacati del settore, ossia a Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl ed Uiltucs-Uil, l'apertura della procedura di licenziamento per tutti i dipendenti, che sono in cassa integrazione straordinaria sino al prossimo mese di agosto.
In pratica la nota azienda vicentina, che detiene 56 punti vendita in tutta la penisola e commercializza anche capi di abbigliamento di ottima qualità, ha deciso di non riaprire più l'ex grande magazzino di Vigorovea in quanto sarebbero andati a vuoto sia il tentativo di acquistare i muri dell'edificio, al cui interno era ubicato il supermercato tessile, dichiarato fallito nel frattempo dal tribunale di Padova, sia la ricerca di reperire altri locali idonei nelle vicinanze.
«La brutta notizia, purtroppo, era nell'aria già da alcune settimane», osserva Fabio Paternicò, della segreteria provinciale della Uiltucs-Uil, «davanti a tale decisione da parte della proprietà, che ci è stata comunicata appena due giorni fa tramite Pec, non possiamo fare altro che chiedere subito un incontro urgente con i rappresentanti legali delle Sorelle Romanda per cercare di tutelare al meglio i diritti dei 19 lavoratori, quasi tutte donne. D'altronde questa è già la seconda procedura di mobilità, in base alla legge 223 del 1991, per tutti i 19 dipendenti. La prima, con l'attiva collaborazione della Regione e nello specifico dell'assessorato al Lavoro, guidato da Elena Donazzan, eravamo riusciti a trasformarla in cassa integrazione straordinaria. A questo punto, però, sembra proprio che il licenziamento sia definitivo perchè l'azienda vicentina ha, definitivamente, abbandonato il programma di un'eventuale riapertura». L'incontro tra le parti sociali dovrebbe tenersi già la prossima settimana negli uffici di Montecchio.
Felice Paduano
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