Le spa sono sicure, le terme di Abano e Montegrotto riaprono

ABANO TERME. La buona notizia è stata data ieri dal governatore del Veneto Luca Zaia. Le terme possono riaprire, senza restrizioni. A breve la stessa Regione dovrebbe emanare un’ordinanza che disciplina la riapertura dei centri termali. «Posso annunciare con entusiasmo», ha detto Zaia, «che è stato raggiunto in sede di Conferenza Stato-Regioni un accordo che prevede la riapertura totale delle terme. E si intendono le piscine, i centri termali, quindi Spa, inalazioni, massaggi, insomma tutta l’offerta turistica degli hotel termali. Per noi questa era una questione importante, dato che nel nostro territorio il turismo termale ha una rilevanza importante e faccio riferimento soprattutto alle terme di Abano e Montegrotto, ma non solo. Ci tenevamo ad affrontare e risolvere anche questo tema».
Si va quindi verso un riavvio dell’attività a 360 gradi per gli albergatori di Abano e Montegrotto. Nel prossimo fine settimana molti hotel riapriranno i battenti e potranno quindi farlo offrendo ai propri clienti l’intero pacchetto. L’ordinanza attesa per le prossime ore, a firma Luca Zaia, prevede infatti la riapertura immediata dei centri termali e di benessere. Quindi chi ha già aperto, come l’Hotel Mioni Royal San di Montegrotto e l’Ermitage di Teolo, potrà da subito, una volta entrata in vigore l’ordinanza aprire Spa e centri benessere e cura. Chi aprirà nel prossimo fine settimana potrà farlo comunicando al cliente la disponibilità di spazi e servizi totale dell’hotel.
Si è arrivati a questa conclusione dopo una lunga Conferenza Stato-Regioni, durante la quale sono state accolte in pieno le richieste della Federalberghi Terme nazionale.
Non sta nella pelle allora il presidente di Federalberghi Terme e di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto. «Sono orgoglioso e felice che le richieste avanzate dalla nostra categoria sono state accolte per intero, tanto che le linee guida prospettate da Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Gestione Unica e Centro Studi Termali Pietro d’Abano sono diventate linee guida per tutte le terme a livello nazionale. I nostri protocolli elaborati con la collaborazione del professor Palù saranno quindi pietra miliare nella fase di ripartenza. Siamo anche consapevoli che la situazione potrà cambiare, tanto che le linee guida potrebbero a breve essere alleggerite con la diminuzione dei rischi Covid-19».
Via libera quindi non solo alla riapertura delle piscine, ma anche delle Spa. «Chi aprirà, lo farà puntando su tutto il prodotto turistico-termale», osserva Boaretto. «Si riparte e qualcuno sta raccogliendo finalmente le prime prenotazioni, in attesa che il 3 giugno venga riaperta la circolazione tra regioni e stati. Non possiamo più perdere tempo. In questo periodo di lockdown, ogni giorno il comparto ha perso un milione, al quale vanno aggiunti altri 500 mila euro che sarebbero scaturiti dai servizi extra».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova