L’eccellenza vince Calegaro, l’argenteria partner di Tiffany

PADOVA. Le produzioni del lusso padovano alla conquista dei mercati internazionali. È la premiazione di Made In Padova, il quinto appuntamento dedicato all’Arredo & Design promosso da Confindustria Padova con il contributo di Camera di commercio e Bcc di Piove di Sacco a confermare la certezza che la qualità premia sui mercati internazionali e garantisce trend di crescita che fanno scordare la crisi.
Massimo Finco, presidente di Confindustria Padova, Fernando Zilio presidente Camera di commercio, Chiara Rossetto presidente della Delegazione Confindustria Piovese e Leonardo Toson, presidente della Bcc di Piove di Sacco, hanno premiato ieri sera 10 imprese e un designer che con il proprio ingegno e capacità sono riusciti a portare il meglio della produzione locale ai 4 angoli del mondo. «Il Premio accende i riflettori su campioni che incarnano l’essenza del made in Italy e che hanno seguito nuovi percorsi competitivi» ha detto Finco. «Queste aziende investono in ricerca e sviluppo, dialogano con l’università, collaborano con i grandi designer, conquistano i mercati del mondo mantenendo un legame fortissimo con il territorio». E sono Atmosphera, Carmenta, Experenti, Fratelli Calegaro, Malvestio, Modenese Gastone Group, Pozzolo High Glass, Sirca, Venezia Homedesign, Vimar e il designer Virginio Barison i campioni della padovanità del bello e del saper fare. Emblematico è il caso dell’argenteria Fratelli Calegaro nata nel 1921 vicino al Santo e che ora collabora con Tiffany&Co ottenendo spazio nelle collezioni presentate al Moma di New York. «Mio nonno Luigi ha iniziato con un punzone “4PD” che indicava come fossimo la quarta azienda a Padova ad affrontare questo mercato» spiega Pietro Calegaro patron, assieme al fratello Luca, della società. «Già alla fine degli anni ’60 abbiamo scelto la via della produzione industriale individuando nella villa ottocentesa Emo Calegaro di Praglia la nostra sede storica. Da quel giorno, mio padre prima e poi io e mio fratello Luca, abbiamo continuato un percorso che ci ha portato a chiudere il 2015 a quota 9 milioni di euro di fatturato con una crescita, grazie ai mercati dell’ex Unione Sovietica e del Medio Oriente, di oltre il 30% nell’ultimo anno. Un successo reso possibile anche grazie alle collaborazioni con designer importanti, ultimo dei quali il veneziano Leo De Carlo».
Significativo anche il caso di Carmenta Srl, fondata nel 1949 a Carmignano di Brenta. «Con il mutamento degli scenari internazionali e la bolla immobiliare abbiamo deciso di sfruttare le nostre tecnologie per creare nuovi prodotti per il wellness» spiega l’ad Sergio Costacurta. «L’espansione in questo segmento ci ha portato a collaborare con i grandi studi di architettura (Stark, Macell Wanders ed altri) che ci hanno permesso di cogliere nuove sfide per la progettazione di grandi spa per alberghi internazionali 5 stelle. Dopo Londra e Mosca abbiamo aperto una nuova filiale a New Delhi e ora puntiamo a Hong Kong e agli Usa».
Riccardo Sandre
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