Legnaro, nuovo pronto soccorso per animali
L’università investe 5 milioni nel progetto di ampliamento ad Agripolis. Il direttore Zotti: «Sarà un polo all’avanguardia». Cambia pelle l’ospedale veterinario didattico del Bo: già indetta la gara per l’appalto che scade il 18 aprile

Realizzare una cittadella della Veterinaria all’avanguardia, nel cuore di Agripolis, con nulla da invidiare ai poli universitari italiani con storia pluricentenaria, quali l’università di Bologna, Torino, Napoli e Milano.
È questa l’ambizione dietro al progetto di ampliamento dell’edificio oggi destinato all’ospedale veterinario universitario didattico di Legnaro, situato a fine di via dell’Ospedale veterinario.
Avrà anche un nuovo Pronto soccorso, spazi destinati a cura e ricerca, con locali accessori.
La gara per l’assegnazione del relativo appalto integrato (progettazione esecutiva ed esecuzione lavori) termina il 18 aprile.
L’ammontare stanziato dall’università è di 5,7 milioni di euro, arrotondati a 9 con le somme a disposizione dell’amministrazione.
I cantieri per l’edificio da costruire – circa 1.500 metri quadrati divisi tra piano terra e primo piano – dovrebbero partire a ottobre e proseguire per 547 giorni.
L’ANTEFATTO ALL’AMPLIAMENTO
Ma perché ingrandirsi? Facciamo un passo indietro. L’ente europeo Eaeve certifica periodicamente la qualità delle strutture del corso di laurea in medicina veterinaria afferente al dipartimento di Medicina animale, produzioni e salute (in sigla, il Maps).
«Nel 2010 e nel 2020 il corso è stato promosso a pieni voti ma, con il numero programmato passato nel frattempo da 70 a 100, e la nascita del corso in Scienze e tecniche assistenziali veterinarie il rapporto studenti-docenti è cambiato rendendo necessario un ampliamento degli spazi così da rispettare gli standard qualitativi richiesti», spiega Alessandro Zotti, direttore del Maps. Da ciò l’impegno preso dalla governance dell’ateneo in vista della prossima visita, nel 2027.
LE NOVITÀ IN PROGRAMMA
Gli accessi verranno riorganizzati per migliorare la gestione dei flussi tra utenti esterni e personale di servizio, e a garanzia della piena sicurezza delle procedure di primo soccorso.
«Ci saranno più ambienti dedicati a visite, gestione delle emergenze e degenze, dedicati soprattutto all’attività notturna e nei giorni festivi» continua Zotti, «Il personale di guardia medico e studente, ma in futuro auspicabilmente anche specializzando, potrà alloggiare in sede».
Dopo trent’anni il nucleo veterinario di Padova si rinnova. Lo stabulario per il ricovero degli animali verrà ristrutturato e sorgerà da zero una sezione di isolamento per i malati infettivi, «sia per la cura che per lo studio delle loro patologie» precisa Zotti, entusiasta anche dell’infermeria equina in arrivo: dotata di sala visite e box medicalmente attrezzati in cui ricoverare i cavalli. Ma verrà costruita anche una nuova aula ad anfiteatro e un’altra esperienziale, per far esercitare gli studenti su modellistica clinica e patologica.
DIDATTICA E RICERCA DI QUALITÀ
«Si tratta di un importante intervento edilizio di ampliamento del Pronto soccorso e degli uffici dell’area veterinaria che rientra in un più ampio piano di ammodernamento e valorizzazione degli spazi di ateneo», commenta infine Carlo Pellegrino, prorettore all’Edilizia del Bo, «Così eleviamo ancora di più gli standard della didattica e della ricerca».
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