L’elettricità resta precaria a distanza di sei anni

VIGONZA. A sei anni dal completamento di piazza Régia a Busa un’ottantina di unità immobiliari fra appartamenti, negozi e uffici è ancora allacciato alle utenze di cantiere e non riceve le bollette ma paga il consumo al Fondo P&G RE Le Corbusier, subentrato a gestire il complesso dopo il fallimento dell’impresa costruttrice. Il calcolo viene fatto con dei contatori posti dallo stesso Fondo, che prima richiede il denaro e poi rilascia una fattura. Furiosi proprietari e affittuari, che hanno chiesto a più riprese di essere allacciati regolarmente ma finora non è accaduto. «E chi per protesta ha detto che non avrebbe più pagato, è stato minacciato» racconta un esercente. Con il tempo i cavi elettrici, esposti alle intemperie, si sono usurati e sono cominciati i guai. «Capita che la corrente salti in modo improvviso creandoci grossi problemi con i clienti, nei giorni scorsi una donna è rimasta chiusa nell’ascensore per ore» denuncia il gestore del negozio di informatica, «abbiamo dovuto chiamare i carabinieri perché ci venisse ridata in tempi accettabili. A me più volte si sono bruciati i computer di clienti, un’altra volta mi si sono fulminate 18 lampadine contemporaneamente. Senza contare il mal funzionamento del sistema di geotermia per cui d’estate mi sono ritrovato con 29 gradi e il 60% di umidità. Gravi difetti che non dovrebbero esserci per un locale pagato cinquemila euro a metro quadro. Ma in conclusione voglio sapere dove vanno a finire i miei soldi, non so neppure se sono legittimati a fatturare». Danni all’immagine e perdita di clienti lamenta la parrucchiera: il mese scorso è rimasta un intero pomeriggio senza corrente dopo aver lavato la testa a due donne. Il bar, invece, riceve delle fatture dall’importo allucinante. «Paghiamo spese condominiali folli senza un riscontro concreto e senza avere i servizi previsti» aggiunge Denis Cogo, titolare della Clinica dello Sci, 130 metri quadri pagati 400 mila euro, «ci rispondono che il condominio non è ancora costituito, a mio parere vogliono gestirlo per speculare su di noi. A causa di questi problemi molti affittuari degli appartamenti se ne stanno andando. Mi chiedo com’è stato possibile che il Comune abbia concesso l’agibilità parziale in queste condizioni». A piazza Régia dovrebbe essere costruita una nuova cabina elettrica dedicata permettendo di togliere il sovraccarico alla vecchia cabina Enel di via Padova. Chi ne paga il conto è una famiglia che abita in fianco alla vecchia cabina e si vede bruciare con frequenza gli elettrodomestici.
Sorpreso dell’intera vicenda il sindaco Nunzio Tacchetto: «Non ero a conoscenza della situazione, pensavo si fosse risolta ancora un anno fa» dichiara il primo cittadino, «mi informerò al più presto e faccio il punto. Ma se la questione sta in questi termini probabilmente c’è qualcuno che non ha regolarizzato i contratti. Serve una verifica approfondita».
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