Sit-in dei clienti per il bar che chiude dopo 82 anni: «Lessio, non farlo»
La manifestazione di riconoscenza degli avventori del bar da Lessio a San Giorgio in Bosco, lungo la Valsugana. Da domenica 29 dicembre la serranda è abbassata per sempre. I titolari: «Dispiace, ma sappiamo di aver reso la vita dolce al paese»

“Lessio, non chiudere il bar”. Gli avventori lo hanno scritto a caratteri cubitali, confidando in un clamoroso ripensamento nell’ultimo giorno di apertura. Un flash-mob supplicante e quasi disperato, un gesto d’amore e di malinconia, perché già si sente la nostalgia.
Da domenica 29 dicembre, il bar da Lessio a San Giorgio in Bosco diventerà solo un ricordo e non si potrà più bere uno dei caffè più buoni lungo la Valsugana. Un mese fa, con un annuncio inaspettato per il paese, i proprietari Paolo e Vania Lessio hanno comunicato la chiusura dell’attività dello storico Caffè Centrale, da 82 anni luogo di ritrovo simbolico di San Giorgio e di tutta l’Alta padovana.
Lo scorso anno la Regione aveva pure insignito il Caffè Centrale della targa al merito, annoverandolo tra i locali storici di lunga data; in passato il proprietario padre, il compianto Gianni Lessio, aveva ricevuto anche la Medaglia d’Oro dalla Camera di Commercio.
«Il nostro vuole essere un saluto al sapore di caffè», hanno sottolineato Paolo e Vania Lessio, «probabilmente lasciamo l’amaro in bocca della nostra uscita di scena, ma allo stesso tempo siamo convinti di avere reso dolce la vita del paese. Gestire un bar comporta lavorare dalle prime ore dell’alba fino a sera ed è un impegno che abbiamo svolto sempre con tanto amore, costanza e dedizione. Adesso è però giunto ragionevolmente anche per noi il momento del riposo».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova