L’ex collegio Antonianum passa a Serenissima Sgr

Est Capital ha ceduto il fondo proprietario del complesso alla società di Elia Valori Riqualificazione completata. Venduto l’80% dei 51 appartamenti di lusso ricavati
Di Matteo Marian
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - APPARTAMENTI ANTONIANUM
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - APPARTAMENTI ANTONIANUM

PADOVA. L’80 per cento degli appartamenti venduti, un nuovo gestore del fondo che detiene la proprietà immobiliare e un complesso di oltre 11mila metri quadrati che nell’arco di un paio di mesi prenderà definitivamente vita a distanza di 14 anni dall’addio da parte dei Gesuiti. La nuova vita del collegio Antonianum è, da inizio anno, realtà. Il lavori di riqualificazione sono terminati a metà dello scorso anno e, da gennaio scorso, le prime famiglie sono entrate negli appartamenti di pregio ricavati nello stabilimento realizzato dall’architetto Peressutti tra il 1905 e il 1907 per i padri Gesuiti.

Al posto di teatro, collegio, cucine, refettorio, biblioteca e chiesetta ci sono oggi 51 appartamenti di lusso. «Quaranta sono stati venduti» sottolinea Alessandro Busca, titolare di Metroquadro Immobiliare advisor commerciale dell’operazione di riqualificazione che ha preso origine nel 2007 con la cessione da parte dei Gesuiti del complesso stile liberty a Est Capital Sgr per 17 milioni di euro. E proprio le vicende che hanno interessato la società di gestione del risparmio di Gianfranco Mossetto e Federico Tosato – oggi in amministrazione straordinaria – hanno creato più di una preoccupazione sull’operazione. A dicembre scorso, invece, otto fondi gestiti da Est Capital sono passati a Serenissima Sgr, società controllata da La Centrale Finanziaria Spa presieduta da Giancarlo Elia Valori ma che vede tra i soci anche le Acciaierie Valbruna della famiglia vicentina Amenduni. Tra i fondi immobiliari passati da Est Capital a Serenissima ci sono anche Realest I (che detiene la proprietà dell’ex collegio Antonianum e vede tra i quotisti le principali famiglie imprenditoriali padovane e venete) e il fondo Real Stone con la riqualificazione di corso Vittorio Emanuele ribattezzata Urban Garden.

L’uscita del fondo Realest I, e quindi della proprietà dell’Antonianum, dall’amministrazione straordinaria di Est Capital ha dato l’ultima spinta al progetto dopo che nel 2014 Unicredit aveva stanziato 10 milioni di euro per completare i lavori di riqualificazione. Stringenti i vincoli posti dalla Soprintendenza: esterni, ovviamente, ma anche interni. All’interno del complesso monumentale sono state mantenute tutte le porte originali (anche se non tutte danno oggi accesso agli appartamenti), pavimenti, lo scalone del corpo centrale e le grandi vetrate interne. Il giardino storico di 3mila metri quadrati che confina con l’Orto Botanico ha lo stesso aspetto che chi frequentava il vicino Tre Pini conosce bene. I prezzi degli appartamenti ancora in vendita vanno da 520 a 690mila euro. «Tutti padovani gli acquirenti tra imprenditori, professionisti e primari ospedalieri».

Discorso a parte merita la Torre, l’antica sede della biblioteca: 540 metri quadrati di appartamento con terrazza di oltre 200 metri quadrati dalla quale si ha una vista a 360 gradi sul cuore di Padova.

m.marian@mattinopadova.it

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