Mezzo milione di euro ai quaranta fattorini che hanno sfidato Lgt
La vittoria di Filt-Cgil Padova dopo il viaggio dei lavoratori dell’azienda di logistica fino a Pero, nel Milanese. Le trattative del sindacato hanno portato all’accordo

Avevano viaggiato da Padova fino a Milano per contestare il trasferimento collettivo deciso dall’azienda di logistica Lgt Italia, ma arrivati alla sede di Pero i lavoratori avevano trovato il magazzino sprovvisto dei mezzi per farli lavorare.
Una sfida che ha permesso al sindacato Filt-Cgil di ribaltare le trattative sulle spese arretrate, raggiungendo un generoso accordo con l’impresa: i fattorini sono stati risarciti questi giorni con oltre mezzo milione di euro.
Fin da quando i quaranta dipendenti di Lgt Italia avevano ricevuto le raccomandate verdi che annunciavano (sotto periodo natalizio) il trasferimento collettivo nell’hinterland milanese, il sindacato Filt-Cgil aveva sostenuto che si trattasse di un pretesto per un licenziamento di gruppo. I lavoratori avevano iniziato a reclamare maggiori diritti e tutele, garantiti dai contratti collettivi nazionali del settore della logistica. Da lì le tensioni con l’amministrazione centrale dell’impresa bresciana, che opera in subappalto per il colosso francese della ricambistica per auto Autodis.
Il 13 gennaio ventidue lavoratori avevano deciso di sfidare l’impresa, imbarcandosi in un viaggio in corriera di oltre tre ore, organizzato dalla Cgil, recandosi alla sede di Pero, dove però non hanno trovato i mezzi e l’equipaggiamento per iniziare il turno di spedizioni. Da lì era iniziato un valzer di trattative tra i legali del sindacato (gli avvocati Giancarlo Moro e Alice Vettore) e l’azienda di logistica, con un ruolo conciliatorio anche dell’Unità di crisi della Regione Veneto. Fino alla settimana scorsa, quando finalmente è arrivato l’accordo tra le parti.
«Finalmente si sono raggiunte delle conciliazioni promosse dal nostro sindacato, che hanno riconosciuto valori economici pendenti e incentivi all’esodo compensativi del danno subito», spiega Massimo Cognolatto, segretario generale Filt- Cgil di Padova. «Lgt Italia si è fatta carico», aggiunge, «dei crediti che i lavoratori vantano nei confronti delle società che hanno operato in sub appalto tra cui Italia Trasporti srl e Transport srl. Stiamo parlando di una cifra che raggiunge i 550 mila euro». Una cifra generosa che ha messo tutti d’accordo, addirittura superiore agli arretrati netti dei dipendenti che andrà a coprire anche spese e tfr. Per i dipendenti rimasti a casa sarà garantita la Naspi, mentre altri sono ora liberi di cercare lavoro in altre aziende del territorio.
Un traguardo raggiunto soprattutto grazie alla trasferta dei ventidue lavoratori a Milano, guidati dal referente sindacale Matteo Cesaretto, che hanno ribaltato le carte al tavolo delle trattative. Una vicenda che il Mattino aveva raccontato da vicino, seguendo i fattorini in quel viaggio. «In definitiva», conclude Cognolatto, «siamo soddisfatti perché di più non si poteva ottenere, e di questo erano consapevoli anche i lavoratori che ci hanno chiesto almeno di vendere cara la pelle. E questo lo abbiamo fatto».
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