Libri fotocopiati, nei guai negozio di via Gabelli: ne aveva 250

Blitz della Finanza in diverse copisterie padovane. Si controlla il rispetto dei diritti d'autore: si può fotocopiare solo una piccola parte di ogni volume

PADOVA. Guardia di Finanza e Siae dichiarano guerra alla copisteria. Parte la battaglia, mai spenta del tutto, contro i libri fotocopiati, da sempre una piaga della nostra città universitaria. L’altra mattina le Fiamme Gialle hanno notato una fila “insolita” fin fuori dalla porta nella copisteria di via Gabelli 92.

Hanno trovato una ragazza mentre si faceva consegnare un libro fotocopiato e rilegato, compresi altri 250 copie di libri pronti per essere venduti. Nel computer del negozio sono stati trovati tre hard disk di libri in formato pdf: plausibile che servissero per fare altrettanto. La titolare è stata denunciata all'autorità giudiziaria e pagherà una multa salata. La prassi di fotocopiarsi i libri è dovuta dal costo, a volte proibitivo dei libri di testo. La legge consente di riprodurne una modesta quantità, fotocopiarlo tutto è contro la legge sui diritti d’autore.

Denuncia e multa riguardano comunque sempre e solo il proprietario, non il cliente, nemmeno nelle aree di self-service delle copisterie. Quindi i ragazzi non si fanno molti scrupoli a focopiare i libri, evidentemente per i titolari delle copisterie c’è un guadagno, altrimenti non lo farebbero. Come detto non è la prima battaglia contro le copisterie e non sarà nemmeno l’ultima.

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