Lo Spisal di Camposampiero è ok e riparte Via ai controlli anti-Covid 19 nelle aziende

Il servizio di prevenzione Usl 6 torna a ranghi compatti nell’Alta dopo lo stop forzato dovuto al contagio di tre operatori
POLETTO..NUOVO DISTRETTO SANITARIO CAMPOSAMPIERO POLETTO.
POLETTO..NUOVO DISTRETTO SANITARIO CAMPOSAMPIERO POLETTO.

CAMPOSAMPIERO

Riparte lo Spisal di Camposampiero, dopo la quarantena. In mezzo a tante notizie negative, una buona arriva dal servizio di prevenzione degli infortuni e sicurezza sugli ambienti di lavoro del "Pietro Cosma" che, da ieri, è nuovamente operativo al 100%. Soltanto due persone dello staff sono ancora a casa, ma per il resto il personale è tornato in servizio e gli uffici sono aperti e operativi come sempre. «Bene la ripartenza», il commento del sindaco Katia Maccarone, «lo Spisal è fondamentale per vigilare sulla salute di chi lavora anche in questa emergenza per il bene di tutti noi».

A fine febbraio, gli uffici dello Spisal erano stati chiusi dopo l'accertamento di tre casi di positività al Covid-19. Tutto era partito dalla famosa cena di San Valentino organizzata dagli alpini di Limena, durante la quale un dipendente dello Spisal di Camposampiero aveva contratto l'infezione trasmettendola nei giorni successivi ad altri due suoi colleghi.

Dopo la chiusura del servizio, i locali al secondo piano del distretto sanitario "De Rossignoli" erano stati accuratamente sanificati. Trascorso il periodo di 15 giorni di quarantena obbligatorio per tutti, da ieri il personale è nuovamente sul campo e con compiti di immediata necessità legati all'emergenza coronavirus. Secondo l'accordo raggiunto tra Governo e organizzazioni sindacali e recepito dalle Regioni, le aziende che non possono fermare le produzioni, o che scelgono di continuare la loro attività, devono rispettare un rigido protocollo di sicurezza per i propri lavoratori.

Tra i punti inseriti anche la misurazione della temperatura corporea all'ingresso in azienda. I tecnici dello Spisal, da ieri, hanno già iniziato le verifiche nelle aziende del Camposampierese per valutare se le condizioni di sicurezza contro il contagio da Covid-19 sono rispettate. «Si tratta di un’ottima notizia», ribadisce la prima cittadina, «e bisogna sottolineare che chi è rimasto a casa lo ha fatto per l’isolamento fiduciario richiesto dalle autorità sanitarie, ma stava bene. In questa fase, tuttavia, temo che come Spisal non siano a pieno regime come numero di personale, anche se il loro contributo diventa importante specie per vigilare sulle aziende e garantire che vada tutelata la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Da parte mia non posso che augurare buon lavoro, lo Spisal è fondamentale per la tutela della salute di chi continua a lavorare per il bene di tutti noi».

Il Protocollo Governo - parti sociali di sabato scorso impone anche di rispettare rigorosamente la distanza di un metro e l'utilizzo delle mascherine. «Colgo l'occasione», aggiunge Maccarone, «per ribadire il sostegno e il mio ringraziamento per tutti coloro che stanno operando nell'ambito sociosanitario, stanno dando un contributo eroico alla comunità. Fortunatamente a Camposampiero - a parte i casi di positività registrati allo Spisal - nessun medico o infermiere è risultato contagiato dal Covid-19. La raccomandazione che faccio a tutti è di restare a casa, seguendo scrupolosamente le indicazioni delle autorità sanitarie: purtroppo qualcuno non rispetta le regole, ma si deve capire che ognuno deve contribuire alla salute generale». —

Silvia Bergamin

Francesco Zuanon

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