Lo stile perde Oscar de la Renta Ha vestito dive e first lady

NEW YORK. Michelle Obama, Laura Bush, Hillary Clinton, Nancy Reagan. Quattro first lady che non potrebbero essere più diverse una dall’altra per stile, età e messaggio politico. Eppure il leggendario...
Di Andrea Visconti
OSCAR DE LA RENTA (July 22, 1932 - October 20, 2014) was a Dominican fashion designer. Born in Santo Domingo, Dominican Republic, De la Renta became internationally known in the 1960s as one of the couturiers to dress Jacqueline Kennedy. An award-winning designer, he worked for Lanvin and Balmain; and his eponymous fashion house continues to dress leading figures, from film stars to royalty. PICTURED: Jun 7, 2004 - New York, New York, U.S. - Designer OSCAR DE LA RENTA at the arrivals for 2004 CFDA Fashion Awards held at the New York Public Library..Zuma press/LaPresse.Only Italy
OSCAR DE LA RENTA (July 22, 1932 - October 20, 2014) was a Dominican fashion designer. Born in Santo Domingo, Dominican Republic, De la Renta became internationally known in the 1960s as one of the couturiers to dress Jacqueline Kennedy. An award-winning designer, he worked for Lanvin and Balmain; and his eponymous fashion house continues to dress leading figures, from film stars to royalty. PICTURED: Jun 7, 2004 - New York, New York, U.S. - Designer OSCAR DE LA RENTA at the arrivals for 2004 CFDA Fashion Awards held at the New York Public Library..Zuma press/LaPresse.Only Italy

NEW YORK. Michelle Obama, Laura Bush, Hillary Clinton, Nancy Reagan. Quattro first lady che non potrebbero essere più diverse una dall’altra per stile, età e messaggio politico. Eppure il leggendario Oscar de la Renta era riuscito ad accomunarle vestendole con i suoi splendidi abiti e trasformandole in personaggi di grande glamour. Lo stilista è morto lunedì: aveva 82 anni, ha ceduto al tumore che lo aveva aggredito nel 2006. È morto nella sua villa in Connecticut con al suo fianco l’inseparabile Annette con cui è stato sposato per un quarto di secolo.

Uno stilista di enorme carisma, elegante distinzione e profonda dignità che lascia una grande eredità professionale. Ripetutamente nella sua lunga carriera aveva dichiarato che il suo intento era semplicemente di fare apparire una donna al suo meglio, di renderla bellissima. Scopo dei suoi design non era quelli di far apparire l’abito, ma la donna che lo indossava.

Fu forse Nancy Reagan la prima persona di grande fama internazionale dare forte eco alle creazioni di de la Renta. Erano i primi anni ’80 e la Casa Bianca di Ronald Reagan era stata trasformata in un luogo di glamour, stile e sfarzo. Neppure gli anni di Camelot quando John e Jackie Kennedy erano presidente e first lady potevano tenere il passo con gli eccessi della Casa Bianca reaganiana. Fu allora che Nancy Reagan appariva regolamente in sontuosi abiti firmati da de la Renta. Suo fu il design del vestito di gala che la first lady indossò per il primo ballo col marito Ronald appena eletto presidente.

Anche Jackie Kennedy e Betty Ford indossarono i vestiti del famoso stilista ma non furono solamente loro a ricevere bellezza dallo stilista. Anche attrici, cantanti e personaggi di Hollywood sceglievano le sue creazioni per le passerelle sui tappeti rossi. Non è un caso che perfino Amal Alamuddin in settembre per il suo matrimonio con George Clooney a Venezia avesse scelto un abito da sposa disegnato da lui. E Chelsea Clinton nel giorno del suo matrimonio vestiva una sua creazione.

«Oscar non cercò mai di usare i suoi vestiti per fare dichiarazioni intellettuali», ha commentato ieri uno dei principali critici americani di moda. «Per lui i vestiti erano un modo per onorare la bellezza femminile ed è per questo che le donne lo adoravano e volevano essere sue amiche».

Valentino lo definisce un «mago della moda», che «ha amato la vita come pochi».

Gentiluomodi vecchio stile fino alla fine dei suoi giorni, de la Renta era nato nella Repubblica Dominicana. Suo padre era proprietario di una agenzia d’assicurazioni e la madre aveva spinto il giovane Oscar a coltivare il buon gusto e l’eleganza studiando le belle arti. Andò in Europa nei primi anni ’50: voleva assorbire la sofisticatezza della cultura europea. E qui dove trovò il suo primo lavoro nel campo della moda.

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