L'operazione all'omero di un'anziana donna era stata corretta
MONSELICE.
Dopo otto anni termina l'agonia giudiziaria per Francesco Melan, ex responsabile dell'Uoc di Traumatologia a Monselice. Il giudice monocratico del tribunale di Este, Linda Arata, ha assolto con formula piena («il fatto non sussiste») il primario ospedaliero, finito a processo per un'operazione molto dubbia praticata all'omero di una donna. Protagonista della vicenda è Maria Gabriella Gastaldello, classe 1940 e ora defunta (ma per cause naturali). Il 5 luglio 2003 la Gastaldello era stata operata dal dottor Melan, attuale direttore di Ortopedia all'ospedale di Adria. L'intervento prevedeva la «riduzione e osteosintesi di frattura sovra-intercondiloidea poliframmentaria dell'omero sinistro». Secondo i legali della Gastaldello, Melan avrebbe eseguito eseguito un'errata osteosintesi, utilizzando viti e fili percutanei al posto di placca e viti adatte. L'8 luglio una radiografia aveva segnalato che l'operazione, effettivamente, non era andata nel migliore dei modi. Lo stesso Melan aveva invitato la donna ad un intervento di revisione, come peraltro avviene con modesta frequenza in interventi del genere. La Gastaldello decise invece di autodimettersi e di non sottoporsi ad altri interventi a Monselice. I postumi dell'intervento del 5 luglio si fecero tuttavia sentire: la frattura lasciò il posto a una deformazione anatomica e ad una rigidità articolare capace di limitare notevolmente la mobilità dell'avambraccio. A sostegno di Melan in aula sono arrivati Adriano Tagliabracci e Francesco Greco, che hanno svolto un'attenza perizia sui referti medici della donna. Il primo medico legale è noto per aver effettuato l'autopsia sul corpo di Melania Rea, la ventinovenne trucidata nel Teramano. Ebbene, secondo i due l'operazione condotta da Melan avrebbe avuto qualche carenza in fase esecutiva (per esempio nella scelta dei materiali) ma avrebbe avuto un esito accettabile. L'uso di altri materiali, peraltro, avrebbe comportato pratiche più invasive e dunque più dolorose. «Ho 14 mila interventi sulle spalle - ha ammesso il professor Greco - e avrei utilizzato anche io la tecnica del dottor Melan». Sulla base di queste valutazione, il giudice ha assolto l'ex primario monselicense.
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