L’ospedale minaccia di far pagare i parenti

PIOVE DI SACCO. È impaziente di poter tornare a casa N. D. la donna di 84 anni di Piove di Sacco costretta al ricovero nel reparto di Geriatria dell'ospedale di Piove a causa del rifiuto della figlia...

PIOVE DI SACCO. È impaziente di poter tornare a casa N. D. la donna di 84 anni di Piove di Sacco costretta al ricovero nel reparto di Geriatria dell'ospedale di Piove a causa del rifiuto della figlia di accoglierla. Desidera rientrare fra le proprie mura domestiche, ma purtroppo dovrà rassegnarsi a restare "parcheggiata" in ospedale. Sarà costretta a restarci per tutto il ponte del 25 aprile perché di dimissioni se ne riparlerà solo da martedì della prossima settimana.

A spiegarlo con tono sconsolato è l'assessore ai servizi sociali del Comune di Piove Paola Ranzato. «Purtroppo nemmeno durante questa settimana il caso è stato risolto» spiega la Ranzato «avremmo voluto che la donna potesse tornare dai suoi cari, ma come ormai si sa i familiari, e soprattutto la figlia che risiede a Campagna Lupia in casa con lei, non la vogliono. Non abbiamo ancora escluso, a dire la verità, la possibilità di riportare la donna nella sua abitazione rendendo la casa in via Conte Capponi a Corte abitabile, dopo una necessaria pulizia e una disinfestazione dai ratti. Certo, i dirigenti dell'ospedale, che una coscienza ce l'hanno, non la dimetteranno scaricandola nel parcheggio fuori dalle strutture sanitarie».

Intanto l'Usl 16 starebbe facendo valutare agli uffici legali, la possibilità di presentare il conto a D.L., la figlia dell’anziana che si trova ricoverata all’ospedale di Piove di Sacco dal 12 marzo scorso, e che secondo i sanitari sarebbe già dovuta tornare a casa da settimane. Invece è costretta a restare in ospedale sottraendo tra l'altro un posto letto a persone con reali emergenze di salute.

Sulla vicenda è intervenuto pure Alfeo Babato referente della Federconsumatori di Riviera del Brenta e Miranese. Per Babato se sarà accertato un danno erariale a carico di tutti i contribuenti della sanità veneta, «questo andrà calcolato, e la somma fatta pagare ai signori che rifiutano l'anziana recapitando loro cartelle di Equitalia».

L'anziana intanto gode di buona salute: ha recuperato in appetito e forma. Sarebbe anche venuta a conoscenza da qualche giorno della situazione che suo malgrado è costretta a subire . Gli operatori dell'ospedale per questo gli stanno vicini più del solito. Questo per evitare che l'anziana si senta ancora più sola e abbandonata in questo periodo di festività.

Alessandro Abbadir

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