Lotta allo smog, Giordani: «Voglio Padova città a emissioni zero»

PADOVA. Padova carbon free, fotovoltaico dappertutto nelle proprietà comunali, illuminazione a led, potenziamento del bike sharing, nuove alberature e un bosco attorno alla tangenziale. Nei giorni di massima emergenza inquinamento, con picchi di Pm10 tre volte superiori alla soglia di legge, Sergio Giordani mette in campo le sue proposte ambientali.
Il manager, che ha dato la sua disponibilità alla candidatura nel centrosinistra, dà appuntamento ai cronisti alla stazione del bike sharing di piazza Antenore. E, come ormai consueto, pesca nella sua esperienza personale per delineare il metodo di governo caratterizzato dal «buon senso» e dall’ascolto di tutti: «Guardate, io faccio il commerciante e anche a me piacerebbe che i clienti arrivassero in macchina davanti al negozio – osserva – Ma mi rendo conto che il mio interesse non può essere superiore a quello generale di respirare aria pulita e non rischiare gravi malattie per i miei nipoti e i nostri anziani».
Insomma il sindaco è responsabile della salute pubblica. E in tempi come questi non bastano i blocchi anti-smog: «Dobbiamo fare in modo che il Pm10 venga sconfitto definitivamente. Sono pronto a confrontarmi con tutti – sottolinea Giordani – Il mio obiettivo in cinque anni è rendere Padova carbon free, cioè utilizzare solo energia sostenibile. Vorrebbe dire 18 mila tonnellate in meno di anidride carbonica. Sarebbe come avere un bosco grande un decimo del territorio comunale».
E un bosco Giordani vuole farlo davvero: «Sì, tutto attorno all’anello delle tangenziali – afferma entusiasta – Per me gli alberi sono un capolavoro della natura e tagliarli è un delitto. Quando passo in via XX Settembre mi piange il cuore. Oggi a Padova abbiamo 30 mila alberi nei parchi, noi vogliamo arrivare a 50 mila. Altri 11 mila sono lungo le strade e li porteremo a 20 mila».
Capitolo bike sharing, cioè la bici in condivisione: «Oggi ci sono 28 stazioni, voglio portarle a 100 – afferma – E per farlo bisogna coinvolgere i quartieri e i comuni della cintura. Assieme a piste ciclabili sicure. In fondo su questo basta copiare dalle città del Nord Europa».
Infine la contrattazione politica, perché nei prossimi giorni è in programma un incontro con Coalizione civica: «Se vogliamo lavorare assieme con buon senso io sono disponibile e pronto a confrontarmi – chiarisce – Le primarie? Ho dato la mia disponibilità per unire tutti. L’obiettivo penso sia comune: lavorare per Padova».
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