Luminarie di Natale, ecco quanto costano. A Padova è polemica tra i commercianti: “Prezzi troppo alti”
PADOVA. «Luminaria o non luminaria? Questo il problema». Per i commercianti infatti è un vero e proprio “far west” quello delle luci natalizie, che ogni anno divide una vetrina dall’altra pur nella stessa via. Sono in tanti i negozianti di Padova a interrogarsi su cosa fare, come Carlo Baldin titolare della libreria di via Manin, in pieno centro storico, che la settimana scorsa si era visto entrare in negozio un giovane: «Mi si è presentato un ragazzo mai visto prima – racconta – Con un blocchetto di ricevute in mano e dicendo di essere di un’associazione, quindi autorizzato, mi chiedeva 30 euro per le luminarie. Onestamente ho titubato, gli ho detto che ci avrei pensato e non per la cifra, quanto per l’effetto finale: negli anni passati le luci natalizie si sono fermate prima della mia attività. Sicché, gli ho chiesto di ritornare la settimana successiva, che è poi questa. Ma ho avuto un sorpresa, dai 30 euro la quota era passata a 60, perché in pochi avevano partecipato, così ho scelto di non aderire all’iniziativa».
Che il giovane avesse le carte in regola per chiedere l’importo l’hanno confermato tutti. Il problema è che nei giorni passati sono circolati anche fogli strani, senza carta intestata con richieste di denaro per le luci, a volte prive di fondamento. «Se le facessimo tutti, il costo sarebbe irrisorio – commenta Fiorella Vettore di “Frivolezze”, sempre in via Manin – Io ho versato i miei 80 euro, spero che le luci siano belle e che attirino clienti». C’è chi invece, si è affidato a una ditta privata: come ogni anno, Caffè Collant paga la sua quota con bonifico, obiettivo: essere attraenti e in linea con le celebrazioni.
Del resto per il Natale che verrà, presenta conti diversi: via Manin ha un valore di 3.500 euro ai quali bisogna però togliere l’80% di contributo comunale, agli esercenti resteranno 700 euro di quota da dividere.
Per le luminarie che andranno da Piazza dei Signori a Ponte Molino stesso bonus, l’importo è di 7.200 euro per 30 fili di luce, per una quota pro esercente di euro 70 euro circa. Meglio invece per via Sant’Andrea: otto stelle luminose 2.500 euro e quota per gli esercenti da dividere 500 euro; mentre per 8 luci calde a flash agli interessati di via San Clemente il costo da dividere sarà di 400 euro sui 2 mila necessari.
Intanto l’associazione Contrada del Castello in maniera gratuita, avendo presentato un progetto per conto del comune di Padova, sta in questi giorni contattando gli interessati per le quote pro luminarie. Mettere d’accordo tutti pare proprio un’impresa titanica, ma non impossibile.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova