Luminarie su strade e piazze: anche l’Arcella accende il Natale
PADOVA. Le luminarie per Natale sono state installate anche nei vari rioni dell’Arcella, la città nella città, dove vivono 40.000 persone. Come è già accaduto negli ultimi anni, anche questa volta le luci colorate lungo le strade e le piazze del quartiere sono state installate a spese dei commercianti, che comunque non hanno fatto polemica con l’amministrazione comunale.
Le prime luminarie ad essere state già sistemate sono quelle installate nella piazza di San Bellino, rivisitata da pochi mesi dal Comune ed inaugurata dal sindaco Sergio Giordani e dall’assessore competente Andrea Micalizzi ed in piazzetta Buonarroti.
Nella prima piazza è stato addobbato un albero di Natale e sono state sistemate tra gli alberi moltissime luci colorate. Tra i negozianti e gli esercenti del posto che più si sono dati da fare anche l’edicolante Nalesso ed i titolari della pasticceria Da Alfio e della ferramenta che si trova sull’angolo della piazzetta. Per quanto riguarda invece piazzetta Buonarroti, al momento, è stato sistemato un albero, molto luminoso, davanti lo studio d’arte di Carlo Silvestrin e non sono escluse, già nei prossimi giorni, altre luminarie davanti alla Pizzeria Sotto Casa, il bar Orange e la caffetteria Buonarroti.
Ieri mattina, invece, è iniziata l’installazione, da parte di un’azienda privata dell’Alta Padovana, delle luci natalizie in zona San Carlo. Esattamente nel tratto che va dall’incrocio tra via Tiziano Aspetti e via Tiziano Vecellio, dove si trova la valigeria Bertipaglia sino al negozio di ottica Toffoli, appena dopo il bar e la tabaccheria gestiti dalla famiglia De Rossi.
In quest’ultimo caso le spese sono a carico di dieci commercianti del posto, che si rendono disponibili all’abbellimento natalizio ormai da cinque anni. Nessun tipo di luminarie, invece, nel tratto di via Tiziano Aspetti, in Prima Arcella, da Borgomagno, se si esclude il grande albero illuminato al rondò, sino all’incrocio con via Tiziano Minio ed in via Guido Reni. Tutto sommato un quartiere in festa anche in questi tempi terribili di coronavirus. —
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