Lungo il fiume o al parco i padovani riscoprono il rito dell’aperitivo a contatto con la natura

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Saranno i lunghi mesi trascorsi in casa, la mancanza di vacanze all’orizzonte o semplicemente l’effetto dell’agognata delocalizzazione dello spritz per “alleggerire” le piazze. Sta di fatto che, anche grazie a nuove proposte e luoghi, i padovani sembrano aver riscoperto il gusto dell’aperitivo a contatto con la natura.
E così nell’anno dell’assenza dei Navigli (saltati dopo le polemiche e il conseguente addio di Federico Contin) sono Giardini dell’Arena, il Pier88 al Bassanello ma anche Chiosco Tadi e il Telaio Bike Café a contendersi il primato per la scelta “alternativa” dell’aperitivo lontano dalle piazze. Un panorama, questo, che è stato arricchito quest’anno anche dal The Lake, uno spazio nuovo sulle sponde del laghetto di Camin in zona industriale. E per l’estate del post pandemia, le novità non dovrebbero fermarsi qui. Proprio alla luce della voglia di spazi alternativi, il Comune ha aperto un bando attraverso il quale affidare la gestione di spazi verdi da utilizzare per attività culturali alle quali si può associare anche bar e ristorazione.
Dopo il parco Milcovich e Arcella Bella, l’ippodromo con Le Staffe e lo spazio urbano della Fiera con il Pride Village resta ora da capire se decollerà il progetto Bastioni. Ovvero il “family garden” con ristoranti e bar vicino all’Appiani che dovrebbe essere gestito dal gruppo “Padova non si ferma” (i ristoratori attivi nella beneficenza durante il lockdown). Non uno spazio per la movida in senso stretto ma in grado di catturare un pubblico più adulto con ristoranti di qualità e spazio per famiglie. —
E.SCI.
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