L'università lancia il suo nuovo portale sul web
PADOVA. Un clic e si apre la porta dell’Università. All’interno del “palazzo virtuale”, una lunga teoria di corridoi che consentono di scoprire tutto ciò che è contenuto al suo interno. Il visitatore può muoversi sicuro, perché le indicazioni sono chiare. Imperativo categorico del nuovo portale del Bo è infatti la facilità dell’accesso: basta digitare www.unipd.it e si apre un sito dalla grafica accattivante, non più un “antico” format che ormai odorava di stantio. Il nuovo portale dell’università di Padova è on line da ieri mattina, dieci anni dopo il lancio del vecchio sito web, che all’inizio degli anni Novanta venne giudicato dal Censis il migliore in assoluto per un ateneo italiano, ma oggi era un pezzo da museo.
Dalla pagina di partenza, dove un panel a rotazione ricorda i principali appuntamenti di Università e città, ci si può incamminare verso il sito dei servizi offerti dall’ateneo, verso gli articoli dedicati alla ricerca, al notiziario dell’attività dei dipartimenti, all’International Area e, novità assolute, si può accedere al giornale on line Il Bo e all’inserto-giovani Vivi Padova. «L’obsolescenza viaggia in termini veloci quando si ha a che fare con queste strutture», ha detto il rettore Giuseppe Zaccaria presentando il sito, «per cui c’era l’assoluta necessità di un ripensamento radicale, con nuova grafica, nuova impostazione, nuovi percorsi mirati per i diversi target di fruitori del portale, frutto di un lavoro intenso che si è protratto per 18 mesi. Con l’unico obiettivo di portare la comunicazione della nostra prestigiosa università ai livelli che le competono». Un lavoro complesso, ha sottolineato il professor Zaccaria, «perché deve parlare ad una platea quanto mai diversificata di fruitori del portale: ed è per questo che accanto ai percorsi tradizionali si è scelto di allargare l’offerta con proposte più mirate, in lingue differenti, facilitando, in particolare, l’accesso ai giovani studenti, cui è offerto un'Help desk diretto». «E siccome l’appetito vien mangiando», ha aggiunto il rettore, «abbiamo aggiunto due nuove iniziative: il Bo quotidiano on line che sostituisce la gloriosa versione cartacea, e il Vivi Padova».
Affidato a un mix di professionalità interne e di volontari del settore dell’informazione e gestito dall’Ufficio Relazioni Pubbliche dell’ateneo, il Bo, diretto dallo stesso rettore, è il primo esempio di giornale universitario italiano on line: getta uno sguardo non solo sulle università, ma anche sul territorio. Il nuovo giornale on line sostituisce il glorioso “Bo”, nato nel 1934. E proprio sul primo numero web sono riportati due articoli storici, scritti nel 1954. Il Vivi, una costola del Bo on line, raccoglie i maggiori appuntamenti del Veneto e vuole essere un punto di riferimento soprattutto per i giovani.
Il Bo e il Vivi, secondo il rettore, sapranno rispondere alle esigenze della comunità universitaria, «ancorata sì al territorio, ma che oggi vive in una dimensione senza confini». Gianfranco Bilardi, prorettore con delega all’Informatica, ha garantito l’impegno del suo settore nel supportare l’impegnativo sforzo che ha consentito questo balzo nella modernità. Umberto Basso, vicepresidente di H-Art, che ha collaborato alla realizzazione del nuovo portale, ha espresso gratitudine per aver potuto lavorare accanto a gente preparata e motivata.
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