L'uomo con la pettorina gialla in caserma: "Mi prendono in giro"

PADOVA. La pettorina non la indossa più ma ormai il suo è un volto troppo noto per passare inosservato.
Anche se il fenomeno sembra essersi un po’ placato, Giuseppe Polito, 68 anni, divenuto un idolo del web per le sue sfuriate, qualche problemino per strada continua ad averlo. Per questo mercoledì mattina si è presentato dai carabinieri della stazione di Prato della Valle. Voleva sporgere denuncia per il fatto che alcuni giovani l’avevano riconosciuto e preso in giro per provocare una sua reazione. I militari, dopo averlo consigliato di non cedere alle provocazioni, hanno annotato la segnalazione che quasi sicuramente andrà a confluire nel fascicolo aperto a ottobre dello scorso anno.
Il pubblico ministero Emma Ferrero, infatti, ha delegato i carabinieri di Prato della Valle a compiere gli accertamenti del caso sulla base di un dettagliato esposto depositato in Procura. Si parte dal 16 settembre scorso, giorno in cui Giuseppe Polito ha colpito con la catena il parabrezza di un’auto dopo che il giovane conducente gli aveva urlato un’offesa dal finestrino. Quell’episodio è l’unico punto fermo in una vicenda che si è autoalimentata fino al collasso attraverso la rete. Le peripezie dell’uomo con la pettorina gialla (per scelta continuiamo a non indicare il nomignolo che gli è stato affibbiato) sono un tormentone nel web. I video con le sue sfuriate sono stati condivisi in modo esponenziale e così provocarlo è diventato un gioco. Quando qualcuno lo avvista in bicicletta gli grida la parola “Maometto” o qualche altra offesa. In questo modo l’anziano va su tutte le furie. La scena viene ripresa e subito dopo pubblicata nel web. Sono stati creati appositi profili Facebook che contano migliaia di seguaci. Uno scherzo virale che, visti gli ultimi aggiornamenti, stenta a trovare una fine.
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