«L’uomo vincente è quello gentile»: rugbisti contro la violenza sulle donne

L’iniziativa del Petrarca Rugby sul Liston in vista della Giornata contro il femminicidio. Un altro falsh mob organizzato anche da «Se non ora quando»
Il flash mob in centro contro il femminicidio
Il flash mob in centro contro il femminicidio

PADOVA. Rugbisti del Petrarca Rugby in piazza a Padova contro il femminicidio. Fiori rossi e frasi gentili per i passanti, un flashmob colorato e originale per sensibilizzare contro la violenza. «La mia forza è la gentilezza», «Sono un uomo vincente perchè sono gentile», «So accettare un rifiuto e un abbandono, rispetto la libertà di chi amo» sono alcune delle frasi pronunciate dai rugbisti verso i passanti ai quali hanno consegnato dei fiori rossi. Assieme a loro anche molte ragazze vestite di rosso, simbolo delle tante donne che ancora continuano a morire per mano di mariti, fidanzati o ex.

L’altro flasj mob sabato pomeriggio. Un’iniziativa analoga è stata organizzata anche dal comitato «Se non ora quanso», assieme alla Cgil, alla Rete degli Studenti, all'Udu e a diverse forze politiche per sabato 22 novembre, alle ore 15, lungo via Roma a Padova. «Sono invitati donne e, soprattutto uomini, per ribadire forte il no alla violenza sulle donne e per dimostrare, nell'imminenza del 25 novembre, giornata internazionale contro il femminicidio, che anche a Padova la sensibilità e l'impegno contro questo terribile massacro sono fortissimi. Più cittadini parteciperanno alla catena umana che si articolerà per via Roma, più forti saranno le ragioni di chi si oppone a questa autentica tragedia», si legge in una nota.

I numeri del femminicidio. Il numero di donne uccise nel 2014 e' in media una ogni 3 giorni. Nel 2013 gli omicidi sono stati 128 e c'è il rischio che nel 2014 il bilancio sia perfino peggiore. Non dimentichiamo poi chi subisce violenza e soprusi ogni giorno senza denunciarli. La realtà è dunque più drammatica delle statistiche. Ad oggi i fondi a livello nazionale sono bloccati e anche a livello regionale si riscontrano grosse difficoltà nell'attuazione della legge che tutela le donne. Le strutture preposte sono in difficoltà di organico, in particolare i consultori familiari e i centri anti violenza. E' necessaria prevenzione, educazione alla sessualità nelle scuole, l'attivazione di protocolli di tutela a partire dai posti di lavoro.

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