Un lupo avvistato e filmato a Schiavonia: «Forse qui attirato dalle tante nutrie»

Este, il video spopola nei social. L’esperto guardiacaccia: «Nessun allarme, è sicuramente impaurito e si sposterà»

Giada Zandonà
Un frame del video del lupo girato a Schiavonia
Un frame del video del lupo girato a Schiavonia

 

Un lupo si aggira nella Bassa padovana: è stato immortalato da un video girato a Schiavonia.

Le immagini, inevitabilmente, stanno riempiendo le bacheche social. L’animale è stato avvistato alcuni giorni fa mentre si muoveva in solitaria tra via Ponticello e la ferrovia, nei dintorni di un allevamento di fagiani.

Il video, di pochi secondi, mostra il lupo camminare con agilità in aperta campagna, per poi sparire in un boschetto alla vista degli esseri umani.

La conferma che si tratti effettivamente di un lupo è arrivata da Giancarlo Ferron, ex guardiacaccia e noto esperto di fauna selvatica, nonché scrittore. L’avvistamento però ha diviso l’opinione pubblica: c’è chi teme per la sicurezza e chi invece lo vede come una presenza naturale affascinante. Ferron invita alla calma: «Il lupo non è pericoloso per l’uomo e la sua permanenza nella Bassa sarà fugace. Potrebbe anzi essere un alleato nella lotta contro l’eccesso di nutrie».

Un ritorno, quello del lupo, che parla di un ecosistema in cambiamento e che porta con sé curiosità, dibattiti e un tocco di selvaggio nel cuore della pianura padovana, dove l’animale nei secoli scorsi era una presenza fissa.

Ma come e perché è arrivato sino a qui? «Si tratta di un animale giovane che si è allontanato dal branco per trovare il suo territorio, come fanno sempre», spiega Ferron, «ha intrapreso un viaggio che può raggiungere anche i 1.000 chilometri e non possiamo sapere se arriva da nord o da sud e nemmeno dove sia diretto».

L’esperto pone l’accento sul fatto che l’animale non stanzierà nella Bassa: «È solo di passaggio, impaurito, confuso e affamato. Può essere stato attratto dagli odori dell’allevamento o dalle nutrie presenti nei corsi d’acqua dei campi e per questo lo si è visto aggirarsi in quella zona.

Alcuni lupi infatti si stanno specializzando in questa predazione. Una nuova dieta che potrebbe risolvere in modo “naturale” un problema di sovrappopolazione», sottolinea Ferron. La presenza delle nutrie infatti sta creando numerosi disagi in agricoltura: le loro tane fanno franare i corsi d’acqua e creano difficoltà al passaggio dei mezzi agricoli.

Il viaggio che ha intrapreso il lupo “della Bassa” però non è semplice. Infatti, il 70% dei giovani esemplari in cerca di un nuovo territorio muore investito dalle auto, per la mancanza di cibo, ucciso dai bracconieri o da chi teme per la sua presenza. «Il lupo non attaccherà mai una persona, non c’è nessun pericolo per i residenti. L’unica accortezza è quella di tenere gli animali domestici custoditi. Con molta probabilità non rivedremo più l’esemplare filmato in zona, perché è intento a spostarsi verso luoghi più adatti e soprattutto sta cercando una compagna per formare un nuovo branco», continua Ferron.

«La sua presenza è invece molto importante per l’ecosistema. Non solo contiene la presenza di animali selvatici, ma stimola gli equilibri ambientali. Dobbiamo imparare a convivere con lui senza allarmismi: fa del bene all’ambiente. Non siamo gli unici abitanti di questo pianeta e ogni tassello di fauna e flora è importante da preservare».

Il guardiacaccia aggiunge che uccidere l’animale comporterebbe solo un danno all’ecosistema: «Va preservato e protetto, infatti c’è una legge che lo tutela e ne vieta l’uccisione. Non abbiate paura: se capita di incontrarlo, godetevi la sua visione come una meraviglia selvaggia della natura».

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