L’urbanistica perde Fabris Ma forse resta per l’ospedale

Venerdì scorso è stato l’ultimo giorno di lavoro per Franco Fabris, storico dirigente di Palazzo Moroni. L’ormai ex numero uno dell’urbanistica (e ultimamente del commercio), inconfondibile per la sua lunga barba bianca e i quotidiani sempre sotto braccio, da ieri è in pensione. Sessantasei anni compiuti a marzo, architetto e dipendente del Comune dal 1983, Fabris è il padrino della stesura definitiva di tutte le varianti al piano regolatore di Padova (esclusa quella del centro storico), ma noto soprattutto per aver seguito negli ultimi anni tutta la trafila che ha portato alla decisione di realizzare il nuovo ospedale a Padova Est.
La sua professionalità è stata riconosciuta da tutti i sindaci con cui ha avuto a che fare nel corso di più di 35 anni di lavoro, tant’è che a differenza di altri suoi colleghi non è mai stato retrocesso per questioni politiche. E proprio per questo prima di abbandonare il suo ufficio, Fabris ha ricevuto la proposta dal primo cittadino Sergio Giordani di continuare a seguire la partita dell’ospedale, visto che i dirigenti hanno l’opportunità di fornire consulenze gratuite su tematiche rimaste in sospeso a causa del pensionamento. Fabris si è preso del tempo per valutare l’offerta, ma per adesso ha preferito salutare tutti, provando anche a nascondere un miscuglio di sentimenti di affetto, nostalgia, e di comprensibile voglia di fuga. Se dovesse rifiutare la proposta di Giordani, a occuparsi di ospedale sarà Danilo Guarti, da un anno assunto a Palazzo Moroni proprio per sostituire Fabris all’urbanistica. Guarti è arrivato attraverso la mobilità dal Comune di Vicenza, dove è stato direttore del Dipartimento Tutela e Gestione del Territorio. A luglio aveva lasciato invece Gaetano Natarella, altro storico dirigente, ingegnere e capo settore per la salute e la prevenzione, anche lui in pensione dopo essere entrato in municipio negli anni ’80. Assieme a loro quest’anno andranno in pensione ben 46 dipendenti del Comune, di cui però solo 11 usufruiranno degli eventuali benefici di “Quota 100” . —
LU.PRE.
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