L’Usl 6: «West Nile, a Padova il peggio è passato»
Sbrogiò, direttore della Prevenzione: «Picco tra fine luglio e i primi di agosto, da allora casi in diminuzione»
PADOVA. «Sul fronte del West Nile il peggio è passato». L’annuncio arriva da Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Usl 6. «Malgrado i due decessi registrati di recente, che sono due eventi drammatici, possiamo dire che il picco di diffusione del virus sia stato tra fine luglio e i primi di agosto e che da allora abbiamo registrato un numero di casi sempre in diminuzione», chiarisce il medico.
Nel Padovano, uno dei territori più colpiti, il contagio ha preso il via con numeri sempre più significativi e crescenti ai primi di luglio, per raggiungere il picco tra il 31 luglio e il 6 agosto: in quella settimana i casi con sintomi sono stati 29. Da allora il contagio, almeno nella sua forma nota, è diminuito fino ad arrivare a un solo caso la settimana scorsa.
«Il calo dei contagi è preesistente alla maxi campagna di disinfestazione, ma resta l’orgoglio per il lavoro fatto dal nostro servizio, unitamente con le amministrazioni locali che ci ha consentito, se non di risolvere il problema, di limitare di molto l’esposizione. Ora continueremo con il programma di disinfestazione che permetterà di migliorare ulteriormente la situazione. Inoltre contiamo sul fatto che nelle prossime settimane anche il clima ci darà una mano».
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