Lutto a Montagnana, è morto il patron del prosciuttificio Soranzo

MONTAGNANA. Si è spento alla soglia dei novant’anni Umberto Minciarelli, storico industriale di Montagnana, patron del prosciuttificio “Soranzo”. Minciarelli, 87 anni, era figlio di Maria Soranzo e nipote di Vittorio, che 124 anni fa fondò lo storico marchio. Fino al 2004 era stato amministratore assieme al fratello Romano della “Vittorio Soranzo srl”: in 58 anni di gestione, Minciarelli ha portato l’azienda a livelli di produzione e qualità elevatissimi. Basti pensare che all’apice della fortuna l’azienda è arrivata a produrre anche 50 mila prosciutti all’anno, ovviamente tutti dop. Il prosciuttificio è stato peraltro l’unico, a Montagnana, ad avere la sede all’interno della cinta muraria carrarese (in via Matteotti, ora la stagionatura si fa in via Veneto), elemento che regala una vena di romanticismo alla produzione.
Il prosciutto crudo “Dolce Soranzo” ha raccolto poi risultati encomiabili: se nel 1904 e 1905 ottenne la Medaglia d’Oro alle Esposizioni internazionali di Londra e Parigi, nell’ultimo decennio ha partecipato come fornitore ufficiale a importanti manifestazioni come le cene di apertura alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e Vancouver 2010, ma anche al gala del G8 dell’Aquila. Dal 2004 il prosciuttificio - che ha conosciuto vari assestamenti societari e anche di denominazione - ha vissuto alti e bassi, ma il marchio “Soranzo” non è mai venuto meno. Nel luglio 2010 l’imprenditore montagnanese aveva perso prematuramente la figlia Paola, che con lui aveva gestito il prosciuttificio di famiglia nonostante una laurea in Farmacia: la donna, che viveva a Padova e aveva due figlie, era stata stroncata da una malattia.
Il funerale dell’industriale, che lascia la moglie Franca, viene celebrato domani alle 9.30 in duomo a Montagnana e vedrà sicuramente la partecipazione numerosa della comunità montagnanese e degli imprenditori locali.
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