Macchianera Award ad Alessandro Leorin per il sito lgbtitalia.it

BOVOLENTA. «Quando sono salito sul palco per ritirare il premio in tanti non volevano credere che dietro alle quinte di un sito di informazione per il mondo Lgbt ci fosse una persona etero». Alessandro Leorin cura dal 2012 il sito www. lgbtitalia. it ed è fra i vincitori del “Macchianera Internet Awards 2018”, definito “l’Oscar della rete ai migliori siti tematici italiani”.
Con il suo sito dedicato all’informazione lesbo, gay, bisessuale e transgender si è piazzato fra i 34 vincitori premiati al “Festival della Rete” a Perugia, surclassando diversi professionisti del settore editoriale.
Classe 1975, appassionato di informatica e web, residente a Bovolenta, Alessandro Leorin entra così nel palmares del premio accanto al medico Roberto Burioni, in prima linea sul fronte pro vaccini, al divulgatore web Salvatore Aranzulla, alla youtuber Sofia Viscardi, alla influencer Chiara Ferragni, all’opinionista Selvaggia Lucarelli. «Già in precedenza il progetto Lgbtitalia aveva ottenuto dei piazzamenti» aggiunge Leorin «ma non mi aspettavo di arrivare in vetta. Mi definisco gay friendly e comunque vicino a chi non la pensa come me. Credo che tutti insieme si possa amare, piangere e lottare per una società migliore esattamente allo stesso modo».
Il webmaster padovano ha voluto creare uno spazio libero in cui parlare dell’ambiente Lgbt e seguire il dibattito sui diritti civili. «Il nostro sito è in rete con le altre associazioni Lgbt del mondo, fino alla Cina, Giamaica e Australia» continua Leorin «Nel sito cerco di dare voce alle associazioni e alle iniziative promosse in tutta Italia, oltre agli aspetti culturali come romanzi, saggi e altre iniziative. Non ci sono chat né video spinti, il sito è aperto a tutti e fa informazione. In sei anni ho ricevuto oltre un centinaio di richieste dirette di aiuto da parte di persone che avevano bisogno di assistenza legale oppure di supporto psicologico e le ho girate alla rete di professionisti creata proprio per questo scopo».
N.S.
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