Macola lascia il vertice Un addio dopo 18 anni

Ferruccio Macola, presidente della Fiera per 18 anni consecutivi, prima a nome del Comune e attualmente per conto dei francesi di Gl Events, chiude con via Tommaseo. Macola ha deciso, infatti, di tornare a fare l’imprenditore a tempo pieno nel settore dei trasporti e della logistica nell’azienda di famiglia. Ovvero alla Omsp, nata nel 1970, che si trova nella zona industriale di Saonara, considerata tra i leader in Europa nella realizzazione di camion e tir destinati al trasporto di merci pericolose (in particolare carburanti ).
«Per tutti arriva il tempo di fare un passo indietro» sottolinea Macola, considerato da tutti un liberale di sani principi morali. «Faccio il presidente da troppi anni. Da nove anni per conto dei francesi di Gl Events e sono, almeno credo,benvoluto dalle istituzioni locali. Nei prossimi giorni chiederò un incontro al nuovo sindaco e gli spiegherò i miei programmi per il futuro». Attualmente, anche se in regime di prorogatio, oltre a Macola nel Cda di Padova Fiere ci sono i consiglieri Nicola Rossi (per conto della Camera di commercio) Jacopo Silva (Comune), Gian Luca Zaramella (Provincia, in quota Lega Nord) e i rappresentanti dell’azionista francese Gl Events (che detengono l’80% delle azioni).
Naturalmente, anche se nel futuro consiglio di amministrazione Macola senior non ci sarà più, il presidente continuerà ad avere una grande passione per le sorti della fiera ed anche per il nascente Centro congressi.
«Il presidente della Camera di commercio sbaglia quando sostiene che la gestione del futuro Centro congressi dovrà essere messa a gara» spiega Macola. «Pacta sunt servanda, dicevano gli antichi romani. Perché allora i francesi avrebbero dovuto pagare il progetto della maxisala e perché, poi, sarebbe dovuto essere realizzato sul lato nord del palazzo delle Nazioni, che, in pratica, non è altro che il padiglione dieci della fiera? Non si tratta in questo modo una società di grande prestigio internazionale, che, tra l’altro, anche oggi in un mercato difficile e delicato qual è quello delle fiere, si fa carico anche dei passivi annuali che spero siano temporanei. Lo sa il presidente della Camera di commercio Zilio che, se nove anni fa la Fiera di Padova non fosse stata privatizzata, adesso spetterebbe alle istituzioni pubbliche, e in particolare al Comune, sborsare una valanga di soldi per coprire i deficit?».
Per il resto Macola è convinto che già attualmente la Fiera, anche alla luce della nomina del nuovo amministratore delegato Daniele Villa, ha tutte le carte in regola per essere rilanciata sia in Italia che all’estero.
Il nuovo presidente sarà scelto da Gl Events d’intesa con i soci pubblici.
(f.pad.)
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