Magnate cinese vuol comprare la sede del patronato Acli

Ada Koon, già proprietaria di villa Cornaro, ha formalizzato la proposta al parroco. Intende fare dello stabile adiacente al complesso palladiano una galleria d’arte

PIOMBINO DESE. Un museo di fianco alla villa. La passione per l'arte muove gli investimenti piombinesi dei nuovi proprietari cinesi di villa Cornaro. Dopo aver perfezionato nel 2018 l'acquisto della villa progettata da Andrea Palladio nel 1552, ad oggi ancora perfettamente conservata, la magnate cinese Ada Koon Hang Tse ed il marito hanno avanzato formale richiesta al parroco di Piombino, monsignor Giorgio Marangon, di acquistare lo stabile di proprietà della parrocchia, attualmente occupato dal patronato Acli e adiacente alla villa.

«Secondo quanto ci ha prospettato il rappresentante dei proprietari, l'architetto Antonio Foscari (massimo esperto di architettura palladiana, discendente del doge Francesco Foscari, professore di Storia dell'architettura allo Iuav e proprietario della celeberrima villa Foscari "La Malcontenta" a Mira, anch'essa del Palladio, ndr), l'intenzione sarebbe quella di realizzare al posto dell'attuale patronato Acli un'area museale destinata a ospitare mostre d'arte, principalmente moderna, a supporto della villa. Per i nuovi proprietari, la vicinanza con Venezia farebbe del complesso villa e museo un'attrazione turistica di grande impatto» spiega il parroco.

Di fronte alla richiesta della coppia cinese, monsignor Marangon ha interpellato il consiglio degli affari economici e il consiglio pastorale e convocato una riunione pubblica per sentire il parere dei suoi parrocchiani. «Oltre il 90% dei partecipanti si è detto d'accordo a ragionare su una possibile vendita dell'immobile e del terreno di pertinenza. Ci stiamo informando per poter giungere a una possibile valutazione del bene ma nulla è ancora deciso». Da definire resta infatti anche la nuova sede del patronato Acli. «Prima di pensare a vendere lo stabile, dobbiamo trovare una nuova sede per le Acli», conferma don Giorgio, che non si sbilancia sul valore e su una possibile base di partenza di una trattativa.

«Nel corso della serata pubblica, sono stati presentati alcuni lavori che sarebbero da eseguire come la sistemazione del tetto della chiesa o il restauro dell'edificio che si trova dietro la canonica e che, eventualmente, potrebbe ospitare in futuro il patronato Acli. La cifra indicativa per finanziare questi lavori si aggira sugli 800.000 euro ma, al momento, questa cifra non corrisponde a nessuna offerta da parte dei proprietari della villa, né ad un ipotetico valore dello stabile che ci è stato richiesto». La parrocchia deve quindi verificare l'accatastamento dell'immobile, le condizioni in cui versa e i requisiti di sicurezza per poter giungere a una stima del valore del bene. «Solo dopo potremo avere un'idea più chiara nel caso di avvio della trattativa». I cinesi, innamorati del Palladio e dell'arte italiana, attendono. —


 

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