Maltempo a Padova: strade, negozi e garage allagati, danni e tanta rabbia tra i residenti

Il violento nubifragio di domenica 23 agosto ha colpito i quartieri di Forcellini, Brusegana, Chiesanuova. Sessanta gli interventi dei vigili del fuoco

PADOVA. Città sott’acqua ieri nel tardo pomeriggio a causa del violento nubifragio che si è abbattuto in tutta la provincia a partire dalle 19.30. Intere vie trasformate in fiumi, l’acqua che ha invaso abitazioni, garage e negozi. E la rabbia di tanti residenti che montava insieme al livello della pioggia, per l’ennesimo allagamento foriero di danni e disagi.

Tra le zone maggiormente colpite dal maltempo i quartieri Forcellini, Chiesanuova e Brusegana. Lungo l’elenco di vie finite a mollo, da via della Paglia, a Canestrini, passando per via Gonzati, da via Dei Colli a via Enna solo per citarne alcune. Al ponte della Cagna è caduto un abero , bloccando il transito, mentre il sottopasso di via Pisani è rimasto impraticabile per tutta la serata perché allagato. Il problema si ripete ogni volta che si abbattono forti temporali con grandi quantità di pioggia: i tombini non riescono a far defluire la pioggia e nel giro di una manciata di minuti il deflusso si interrompe, il livello dell’acqua inizia a salire e quelle che erano strade diventano fiumi.



E pochi minuti sono bastati perché la “marea” si infiltrasse negli edifici, allagando numerosi garage, piani interrati e negozi. E chi si apprestava a mettersi a tavola per la cena ha dovuto invece calzare gli stivali di gomma e armarsi di secchi e stracci per cercare di metter in salvo più cose possibili. Numerosi gli interventi delle squadre dei vigili del fuoco, per altro impegnati in una serie di interventi importanti anche in diversi paesi della provincia dove oltre alla pioggia a sommare danni su danni ci ha pensato il vento: raffiche violentissime che hanno abbattuto alberi, spezzato e fatto volare rami. Al lavoro anche le squadre di AcegasApsAmga corse nelle zone più colpite.



In prima linea i vicesindaco di Padova Andrea Micalizzi che nel pieno dell’emergenza ha dichiarato: «Sono in costante contatto con le squadre operative e la centrale di controllo: monitoriamo con attenzione gli effetti e l’evolversi di un temporale che sta mettendo in difficoltà gran parte del Veneto. Qui in città abbiamo avuto qualche innalzamento localizzato per la pioggia e disordine causato dal vento con qualche rampo caduto. Tutte le nostre squadre di intervento sono all’opera. Siamo preoccupati» ha aggiunto Micalizzi, «anche per quanto sta accadendo in alcuni comuni della provincia, ma anche a Verona e nei territori vicini con effetti pesanti e sorprendenti».



E poi c’è la rabbia dei padovani che tante cose avrebbero desiderato fare in questa domenica che accompagna alla fine di agosto, tranne che svuotare abitazioni e negozi dall’acqua, cercando di salvare il salvabile dall’ammollo. «Un copione che si ripete ed è sempre la stessa cosa» lamenta un residente di via Canestrini, quartiere Forcellini, «tutta la zona dietro l’ospedale Sant’Antonio, da qui fino a via Gonzato, è in una fossa che quando piove forte finisce sott’acqua. È una zona residenziale, ci sono tanti condomini, quasi tutti al piano terra hanno i garage leggermente più bassi del livello stradale e puntualmente si va sott’acqua. E puntualmente ci dicono che saranno fatti i lavori per il nuovo collettore di via Crescini o quello di via Gattamelata per risolvere il problema. Ora è arrivata una squadra di Acegas con un’autopompa per prosciugare le situazioni più gravi, ma è frustrante dover vivere sotto la costante minaccia degli allagamenti. Ogni volta sono danni che nessuno ci ripaga».

Alle 21 erano circa 60 le richieste di intervento giunte alla centrale dei vigili del fuoco di Padova, sia per emergenze in città che in provincia. Le aree della regione Veneto più colpite sono state, insieme a Padova, quelle di Verona e Vicenza. La conta dei danni sarà pratica da sbrigare oggi. 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova