Mamma coraggio uccisa da un tumore: una corsa per lei

VILLAFRANCA. Una corsa per una mamma coraggio, la cui vita è stata spezzata dal linfoma a soli trent'anni. Proprio come Giorgia Libero, la ventitreenne di Casalserugo scomparsa la settimana scorsa, che la sua battaglia l'aveva resa pubblica sulla sua pagina Facebook. Alessandra Sorgato invece no, aveva vissuto nel silenzio della sua famiglia i tre anni di calvario e di dolore, cercando di stare più possibile accanto alla sua bimba di 5 anni, che dal primo di marzo non ha più la sua mamma. Per attivare un reparto di trapianto da cellule staminali da donatore anche a Padova la sorella di Alessandra ha organizzato una mini maratona, domenica 4 settembre a Ronchi di Villafranca.
PER L'AIL. Una corsa per la vita, per dare speranza a chi sta combattendo una battaglia come quella di Alessandra. «Una corsa che era il nostro sogno», racconta la sorella Moira, «che speravamo di fare insieme appena si fosse sentita meglio, con me che spingevo fino al traguardo la sua carrozzina. Un sogno che non siamo riuscite a realizzare: per questo, d'accordo con i miei genitori e il marito di Alessandra, abbiamo pensato a un'associazione in suo nome, ma intanto, come prima manifestazione concreta, a una piccola maratona, per raccogliere fondi da destinare all'Ail».
SPOSATA DA POCO. Alessandra come Giorgia, due guerriere, un unico terribile destino le accomuna, così come la malattia, un linfoma. «Alessandra ha scoperto di essere affetta da tumore nel novembre del 2013», prosegue Moira, «e solo grazie un bravo pneumologo di Padova, che le ha diagnosticato quello che altri medici cui si era rivolta in precedenza avevano scambiato per allergie e bronchiti. Ben più pesante il verdetto, per lei che, sposata con Giancarlo da appena tre anni, aveva una bambina che di anni ne aveva soltanto due».
I TRAPIANTI. È anche e soprattutto per la piccola che Alessandra ha lottato con tutte le sue forze per tre lunghissimi, terribili anni, fatti di continui ricoveri ospedalieri, di sedute infinite di chemioterapia che duravano fino a 96 ore consecutive e che la lasciavano stremata. È solo grazie all’umanità del personale medico che Alessandra di tanto in tanto poteva tornare casa per una quindicina di giorni e vivere, anche se per poco tempo, una vita familiare serena e felice. Era riuscita a debellare la malattia, grazie anche ai due trapianti da proprie cellule staminali cui era stata sottoposta a Padova nell'agosto e nel novembre dello scorso anno. Un successo purtroppo vanificato da un'infezione che l'aveva colpita in ogni organo e che nel giro di pochi mesi l'ha portata via.
LA SORELLA. «Se n'è andata troppo presto», conclude la sorella, «e per dare aiuto concreto a chi sta ancora lottando per vivere, quanto devolveremo servirà a far sì che i trapianti da donatori esterni si possano eseguire anche a Padova, così che questi malati e i loro parenti non sono siano costretti a lunghe e costose trasferte in città lontane da casa».
ALE DAY. La prima maratona quindi, "Ale day mamma coraggio" si svolgerà domenica 4 settembre, con partenza alle 17 dal campo sportivo dietro la chiesa di Ronchi di Campanile, a Villafranca, lungo un percorso di sei chilometri. Le iscrizioni saranno possibili dal 29 agosto al 2 settembre nel patronato di Ronchi dalle 20.30 alle 22. Per gli adulti l'iscrizione è di 5 euro, 3 per i bambini: la quota comprende anche la maglietta, il ristoro e il pasta party. Per i genitori che partecipano alla gara, i figli possono stare in un'area gioco, con animatori che li intratterranno con attività motorie, giochi, gonfiabili e truccabimbi.
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